domenica 29 gennaio 2017

AL TEATRO... INSIEME



Ogni promessa è debito, ed eccomi qui a riprendere un discorso forzatamente interrotto da maldestra casualità.
Dall'incipit in poi, dal sipario ancora calato, e ancora fino alla fine.
La rappresentanza del gruppo GAMA partecipa ad uno spettacolo per beneficenza, organizzato dal "Vangelo per la Vita - Onlus", un'associazione che si occupa di Progetti per l'Africa. Si tratta della messa in scena di una delle più note commedie di Goldoni, "Mirandolina e i suoi spasimanti", ovvero "La Locandiera".
Questa rappresentata, pur essendo una riduzione, non è mancata di autenticità nei vari passaggi, quindi nel complesso ben recitata e resa dalla caratterizzazione degli interpreti.
A parte il gusto individuale per il genere, la "Commedia dell'Arte", si può affermare che nel complesso è stato uno spettacolo riuscito e apprezzato dai più. Per Noi del gruppo comunque un'opportunità di crescita, sia per il confronto critico tra il serio e il faceto che ne è seguito al termine, sia come occasione in più per far conoscere il GAMA e la Sua attività in campo. Uno scambio implicito di favore fatto con il Cuore, così come è dovuto e solito nell'ambito della "rete" di associazioni che operano per il bene.
E per Chi non la conoscesse, ecco per somme linee la trama di Mirandolina, la commedia che scandalizzò i benpensanti dell'epoca, a tal punto che Goldoni si reputò costretto a scusarsi con gli spettatori. Siamo nel 1753, e la figura femminile rispettava lo stereotipo della donna sottomessa, che veniva scelta e giammai sceglieva. La Locandiera invece rappresa l'esatto contrario, e in più proclama la Sua libertà.
In una locanda, quindi tutti i clienti si innamorano della proprietaria, Mirandolina, che accetta ogni beneficio dei corteggiamenti, ma non cede mai all’amore di uno degli spasimanti, tra i quali i più insistenti sono il Marchese di Forlipopoli e il Conte d’Albafiorita. La situazione viene stravolta dall’arrivo del Cavaliere di Ripafratta, apparentemente insensibile di fronte a Mirandolina e alle donne in generale, che considera invece immorali e bugiarde. Mirandolina, indispettita da queste considerazioni, tenta di farlo innamorare ed ha successo, ma appena il Cavaliere rende pubblico il suo desiderio, Mirandolina si tira indietro e sposa il cameriere della locanda, Fabrizio, l’uomo a cui è più legata e che può prometterle un più conveniente futuro.
Una commedia questa che benissimo potrebbe essere opera di un contemporaneo, gli elementi ci sono tutti. Una donna non bellissima, ma intelligente e scaltra. Corteggiatori che invano tendono a far presa col denaro e la vacuità. L'uomo falsamente sicuro di sé, che per timore si veste di una corazza e inconsapevolmente lascia scoperto il Suo "tallone d'Achille", vanità e prosopopea. Ma la donna, notoriamente ne sa una più del diavolo, e lo raggiunge al cuore con le armi giuste.
Significativa è pure la figura di Fabrizio, il cameriere a suo modo saggio e per niente credulone. Nutre in silenzio l'amore per Mirandolina e spera. La Sua fedeltà alla fine sarà premiata, fatto che emblematicamente sintetizzato si risolve in... tutto arriva per Chi sa aspettare. Motto valido sempre e per chiunque.

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