sabato 2 maggio 2015

FORSE PERCHE' PRIMA NON AVEVI BISOGNO DI ME


... ero rimasta alla promessa che non mi sarei arresa, e stasera c'avrei riprovato. Può darsi che l' "incidente" non sia stato per caso... perché nulla accade casualmente... e a me si chiedesse qualcosa di più.
Io ci provo ancora...
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Perché di "casualità particolare" si tratta. Che si parli da credenti o meno, sarebbe assurdo pensare di essere predestinati a tanta sofferenza o che Qualcuno ci inviasse con crudele determinazione simili "accidenti". E in base a che cosa poi... un tiro ai dadi?
Se Amore è al centro di tutto, non può volere il male per Chi ama. Da parte Nostra poi, sarebbe assurdo pensarlo e credere ad un amore mal riposto.
Ci fidiamo non per le parole ascoltate, ma solo per l'amore che asseriamo di provare.
Chi ha Fede... possiede una marcia in più, ma Chi non crede merita uguale rispetto. Il Figlio dell'Uomo è venuto per Tutti, e ha dato la Sua vita per riscattare quella dei Suoi fratelli. Con grande sofferenza... come una madre quando partorisce, e poi dimentica il dolore ed è solo gioia.
Noi siamo al mondo per la Vita, e non dobbiamo dimenticarlo mai.
E in presenza della morte, del dolore di Chi resta... che fare?... ma soprattutto che cosa dire?
Nulla...
La sofferenza ha bisogno di ben altro che parole, ovviamente, per quanto confortanti possano essere. A volte appaiono solo semplice retorica e non sufficienti a lenire un dolore profondo.
Poi... chissà come e perché...capita la "parola giusta" al momento giusto, e il senso di ciò che dolorosamente accade, è chiaro... è un'occasione di risanamento e il percorso di sofferenza muta il dolore in danza. Una danza che coinvolge il Tutto di cui ognuno è una piccola parte. E Nessuno è più solo né si sente vittima sacrificale.
Questo in sintesi, il secondo intervento formativo dell'ultimo incontro del G.A.M.A.
Dopo la testimonianza forte della dottoressa, è stato un sacerdote di autentico "carisma" a far chiarezza su alcuni dubbi. Grande pacata chiarezza, capacità di esporre il pensiero quasi in modo laico, perché potesse arrivare, a Tutti e senza pregiudizi, il "messaggio essenziale"... siamo per la Vita, anche oltre la vita.
E qui ritorna ciò che ripeto sempre, soprattutto quando non ho più parole...
Confida... Fidati... Affidati...
Per Chi crede è più facile. "Dopo" c'è la resurrezione. Ma anche per Chi si reputa agnostico o addirittura ateo... spesso in questi casi si preferisce "dopo" tornare polvere alla terra o all'aria o all'acqua. Perché se non per essere di nuovo parte vitale di quel Tutto cui si è appartenuti?
Siamo stati fatti per la Vita... e anche il dolore, pur nella sua crudezza, ce lo ricorda. Trasformandosi in danza.
Non siamo soli a danzare, e per questo potrà essere che qualcuno dica ad un altro... perché non Ti ho incontrato prima?
E quindi sentirsi rispondere... forse perché prima non avevi bisogno di me.

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