martedì 4 settembre 2012

La "storia" è più o meno la stessa... non è sfogo di animo esacerbato ma osservazione della mera realtà.
Tutto comincia con un "sintomo" magari  banale o addirittura può anche non esserci, si fa un controllo "tanto per stare più tranquilli" e dopo tranquilli non lo si è più. Di seguito all'ansia subentra poi l'angoscia il panico di non riuscire a farcela.
Solo su uno spazio esiguo di fronte ad uno scoglio fermo lì che Ti impedisce di guardare oltre.
E' allora che comincia il "gran rumore"... Tutti vogliono sapere, Tutti vogliono essere vicini. S'allarmano, s'informano... pressano per sapere di più, alcuni realmente sinceri altri meno. Curiosità e compassione indi analisi lucida del fatto... e se fosse capitato a me, se capitasse? Intanto non mi è successo, e poi dovrebbe... e perchè proprio a me?
E addio lucidità perchè così si perde completamente il senso della realtà che non è sempre come la si vuole anzi troppo spesso è esattamente il contrario di quella che si crede.
Intanto il tempo passa e l'"Amico col brutto male" dopo il quasi certo intervento chirurgico si sottopone alle terapie previste dal protocollo. Sono lunghe, interminabili a volte devastanti... e il "gran rumore" comincia a scemare, può far paura vedere un viso senza capelli o anche con la parrucca... fa impressione una maschera che simula la Vita. Quando non si può fare a meno perchè il caso tira brutti scherzi, allora si finge di non guardare, di non dare importanza ad un capello troppo a posto in una giornata ventosa, a un paio di occhi cerchiati e invece si dà largo spazio alla banalità... si apre la "fiera delle paroli inutili".
Trascorrono i mesi, la bufera si placa... le acque tornano sì, diciamo... calme. A volte accade pure che qualche  perturbazione più o meno lunga riporti delle mareggiate... e a questo punto quasi Tutti si nascondono... per non essere travolti... "perchè è giusto che ognuno si viva tranquillo la Sua ultima spiaggia".
Che "comoda supponenza"! Magari è proprio il contrario... magari quello "spazio" verrebbe da dividerlo con qualcuno, forse meno codardo... che non temesse di affogare in quello stesso mare.

20 commenti:

  1. C'è da riflettere sul nostro "egoismo" come se nel non vedere e nel non sapere si si possa tenere alla "larga" da certe situazioni.
    Spesso è più la curiosità che non la voglia di condividere che fa come dici tu bufera.
    Un abbraccio per una buona giornata e un bacio

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    1. Cara Pinuccia, io la chiamerei anche "scaramanzia"... sia ben inteso non sempre ma il più delle volte. E poi si scappa a gambe levate dicendo a se stessi e agli Altri... meglio non pensarci.
      GRAZIE per la costante disponibilità a comprendere i miei pensieri non sempre lineari.
      Con affetto,
      Mary

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  2. Purtroppo mi accorgo anch'io che il comportamento nostro e quello che tu descrivi cara Mary, dobbiamo ancora imparare molto ed io lo sto facendo leggendoti la mattina appena alzata, con la mente ancora sgombra da altri vani pensieri!
    Ti ringrazio Mary per queste lezioni di vita che Tu ci doni1
    Un abbraccio

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    1. Mia cara Marina, non credere... sto imparando anch'io perchè continuo a... voler essere dentro ad un "qualcosa" che la mia mente un tempo rifiutava atterrita.
      Da allora molto è cambiato ma non TUTTO e forse mai cambierà.
      Siamo esseri umani e la Paura è la "dote" più umana che c'è.
      GRAZIE a TE di Cuore...
      Mary

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  3. Ciao Mary, è vero troppo spesso davanti alle situazioni che ci fanno paura o semplicemente ci imbarazzano scappiamo a nasconderci. E' il nostro egoismo, a volte anche involontario, una sorta di istinto di sopravvivenza che ci detta questi comportamenti indegni della parola "uomo". Bellissima e molto significativa l'immagine che hai scekto. Un abbraccio.
    Antonella

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    1. Anch'io penso che non ci sia "cattiveria" volontaria in questa sorta di istinto di sopravvivenza, come giustamente lo chiami Tu.
      Però è qualcosa che porta molta sofferenza perchè fa sentire solo Chi è dall'altra parte della barricata.
      Eppure basterebbe così poco... continuare a... vivere senza avere la pretesa di "discriminare a fin di bene".
      Cara Antonella, un abbraccio forte e un GRAZIE di Cuore.
      Mary

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  4. Cara Mary vedo che ci racconti delle cose quotidiane e molto interessanti, purtroppo fanno parte anche della vita.
    Oserei dire una parola che non è bella ma spesso bisogna usare!
    RASSEGNAZIONE!!! in questi giorni con l'umidità che ogni anno arriva in questa stagione mi fa ricordare un male cronico, l'artrosi!
    quest'anno causa le fisioterapie mi tormenta sempre più.
    Buona giornata cara amica, con il mio forte abbraccio.
    Tomaso

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    1. FORZA, Tomaso... sei una roccia TU! Stringi i denti e vai perchè sei sulla strada giusta e tra un po' tornerai il Tomaso di sempre, ricco di tanta positività da donarla a TUTTI NOI.
      T'aspettiamo!
      Un abbraccio forte,
      Mary

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  5. Mi sono sentita la protagonista del tuo post, grazie, sai esprimere al meglio la realtà!

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    1. GRAZIE, Elisa... grazie di Cuore.
      Un abbraccio,
      Mary

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  6. Racconti la tua vita con una semplicità struggente. E passa una scossa. Un abbraccio.

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    1. Ciao, Violetta!
      E GRAZIE a TE per quello che hai detto. Se è vero che riesco a suscitare un'emozione simile è pure vero che mi sento ulteriormente motivata per continuare a... esprimere le mie, sentite, forti e a volte estreme.
      Non smetterò mai di ringraziare Chi riesce a comprenderle, sempre.
      Mary

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  7. Cara Mary, hai fatto un bellissimo post. Tutto vero quello che scrivi.
    Anche per chi non ha provato la paura "della bestia", può avere altre paure, e le persone ti fermano, vogliono sapere tutto, per curiosità o pietà, per dare consigli, per dirti "parole inutili"... , perchè non sono dentro di TE e non possono capire...
    Grazie Mary, per farci riflettere ogni giorno. Un forte abbraccio e un SORRISO per TE.

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    1. So perfettamente come vanno le cose in "certi casi"... TUTTI dottori, TUTTI maestri ma in special modo TUTTI preparati in "psicologia spiccia".
      Ma è mai possibile che non si riesca ad essere presenti anche in situazioni un po' particolari chiedendo per esempio... "tu come la fai la torta al cioccolato?"
      Per un attimo, almeno per quell'attimo il problema non esisterebbe più.
      Sempre a TE vicina con grande affetto,
      Mary

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  8. Ciao carissima Mary dopo tanto il mio compiuter è tornato a casa ,si era spento e ora dopo la pausa estiva è tornato a casa,devo mettermi in pari con le pagine che ho perso ma anche oggi leggendoti ho riprovato la stessa sensazione della prima volta...essere tornata a casa da una cara amica...
    Baci.

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    1. E per me, oggi leggendoti è stato ritrovare un'Amica che per un po' avevo perso di vista.
      Mi chiedevo infatti, ma che fine ha fatto Anto? Non sapendo dove trovarti ho allora deciso di attendere pazientemente ed oggi TU SEI QUI!
      E dopo questa... "carrambata", che dici... un abbraccio ci sta bene? Certo, ma stretto e forte come lo si può dare solo ad un'Amica che torna a casa.
      BENTORNATA!
      Mary

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  9. Ciao Mary. Hai ragione: la fiera delle parole inutili imperversa!

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    1. E Ambra mia... quant'è stucchevole e noiosa! Non fa certo per NOI.
      GRAZIE... come sempre,
      Mary

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  10. Ciao Mary..è un po' che manco da queste parti, ti chiedo scusa ma sai in che frullatore di eventi mi sono trovata, anche se non è giustificativo ma il tempo è davvero pochino.
    TVB
    Un bacio da me, Costy

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  11. Amica mia... con me non hai bisogno di scusarti.
    TI VOGLIO BENE!... a prescindere.
    Un bacio.
    Mary

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