domenica 5 giugno 2011

Mario, Isa, poi Francesca... un bollettino di guerra. "Che è successo? Abbiamo perso un altro elemento?" Così esordì Enza, un'altra "fortissima" del gruppo, alla notizia di Isa. "Allora dobbiamo prenderne la forza e moltiplicarla, per noi e per tutti coloro che l'hanno persa questa battaglia, che non sia stato inutile il loro sacrificio." Certo, è vero, anche se risulta difficile acquisire una forza immediata e riprendere la via quando la triste pausa obbligata costringe a meditare su se stessi e la propria vulnerabilità. Ma bisogna cacciare indietro quel magone che sale in gola, guardarsi intorno... siamo ancora in tanti a combattere: vedremo chi la spunterà. E il coraggio, la forza, la determinazione riprendono a salire e si torna in campo più agguerriti di prima. Poi c'è l'esperienza degli altri di cui far tesoro, storie incredibili che entrano nel cuore e nella mente diventano modelli da seguire. Una volta Isa mi aveva detto, "Chi ti potrà scordare..." Lei non avrebbe scordato me, io la ricorderò per il suo carattere testardo ma coraggioso, e per la sua generosità nel volermi proteggere dalle paure. Quanto migliora questa malattia! Se si riesce a non pensare solo o troppo a se stessi, senza accorgersene s'impara tanto ad amare gli altri, soprattutto chi è nella stessa situazione.
"Che fai, stamattina vieni in ospedale?" Dall'altro capo del telefono Donata, l'amica dal "tumore ballerino". Qualche giorno fa mi ha chiamato, "Vieni che ti ho preparato dei sottoli, poi mi dici se ti piacciono... posso preparartene altri sai?" In una busta regalo rossa un barattolino di zucchine sottolio, a sua volta "confezionato" in un tovagliolo di carta azzurra e legato con un nastrino dorato, un dono in piena regola, non c'è che dire. Ho sorriso con il cuore intenerito: quel barattolino confezionato con cura come un regalo prezioso (e in effetti lo è) è la prova del dono di se stessi, qualcosa fatto con le proprie mani pensando a te solo, amico speciale. Martedì allora a Donata porterò "la mia torta di mele", a lei sola, tra le mie amiche speciali.

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