sabato 11 giugno 2011

Chissà se domani pioverà... le previsioni mettono per la nostra zona un sabato piovoso. Peccato, avevo intenzione di completare " l'operazione tende", vorrà dire che rimanderò a data da destinarsi. Una volta (quante cose succedevano una volta!) sarei andata in fibrillazione se non avessi potuto rispettare il programma, oggi l'unico programma "rispettabile" in tutti i sensi è quello di non avere programmi. Magari, uno piccolino, poco importante forse sì, ma capace di "elasticizzarsi" più di un chewingum masticato a lungo. Il paragone mi è venuto così, estemporaneo, non molto felice lo ammetto,  ma solo perchè al momento non sono riuscita ad immaginare niente di più elastico. In definitiva volevo dire che l'importante per me attualmente è riuscire a ripensarci, rimandare e anche annullare, sempre però nel rispetto di chi mi è vicino e nella capacità di adattarmi la realtà, divenendo tutt'uno con la stessa. E così non "mi stresso", niente mi deprime, ogni piccola cosa mi dà gioia e diventa un successo personale non per vanagloria ma come prova del buon uso di un'occasione in più.
"Era buona la pastina!", mi ha detto oggi nonna Emilia, e per me, l'assicuro, è stata immensa gioia. L'avevo suggerito ai parenti che lamentavano il suo scarso, praticamente nullo, appetito. Ma come si può avere 'sta gran fame a 96 anni, trascorrendo l'intera giornata a letto, senza stimoli, senza parlare, e soprattutto senza denti? Forse nonna Emilia avrebbe anche mangiato un po', si trattava di facilitarle il compito come si fa con i bambini, ma quelli piccoli piccoli, senza denti appunto che solo del latte conoscono il sapore. Però, ho pensato, poichè non basta suggerire e più valido è l'agire, l'altra sera sono andata in farmacia e ho comprato una scatola di pastina, la sabbiolina che potrebbe andare persino nel biberon ed una di semolino istantaneo, il giorno dopo ho portato tutto in ospedale. "Nonna, ti ho portato la pastina, quella buona dei bambini, oggi la devi mangiare tutta... me lo prometti? Ricorda... tutta... per i tuoi 100 anni." Mi ha guardato e ha fatto cenno di sì con la testa e con un battito di ciglia.

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