lunedì 22 novembre 2010

Prima che andassi via passò da me il dottor Antonio; "Vedo che ve la siete cavata bene, ora però vi darò i compiti a casa. (leggi: farmaci da prendere a casa)" "E io sarò scrupolosa nel farli perchè me la voglio sempre cavare: sono qua per questo!" "Brava, per questo primo esame, promossa!" Era vero: la prima, temuta prova era passata,mi dicevo, e avevo ventuno giorni da vivere normalmente, facendo le cose di sempre,stando con la mia famiglia , giocando con Beauty, incontrando la gente che mi avrebbe regalato la propria quotidianità. Mi alzai dalla poltrona piano piano, posi i piedi a terra e sentii un leggero stato di ebrezza, come se avessi bevuto un bicchiere di troppo. Presi il foglio con cui mi veniva fissato il secondo appuntamento e la prescrizione delle medicine da assumere a casa; volevo dire qualcosa, forse un semplice saluto ma la voce mi venne fuori flebile, stanca; beh, qualcosa effettivamente cominciavo a sentirla, ma era proprio piccola in confronto a quella che la mia mente aveva immaginato, quindi era meglio non pensarci affatto. Mentre ci avviavamo verso il cancello d'uscita mi sentii un tantino barcollante e gli occhi sembravano colpiti da una luce accecante che in realtà non c'era. Pazienza! Piccoli disagi , tutti sopportabili, e poi sarebbero passati. Fuori c'era Francesco in auto ad aspettarci. "Come va, ma'?" "Bene, mi sento un po' così... ma tutto sommato bene, dai andiamo a casa." Arrivati, volli salire su da sola, mentre i miei figli andarono in farmacia e a far la spesa. Non avevo preparato niente per pranzo quel giorno perchè non sapevo come sarebbe andata con lo stomaco, però mi sorpesi nel constatare che avevo fame, anzi una gran fame, altro che nausea. Allora cominciai a cucinare, apparecchiai la tavola, tagliai le fragole e il loro profumo mi fece venire l'acquolina. Vuoi vedere che sono la prima che fa la "rossa" e non ha la nausea? Mi dissi così e mi sentii contenta, felice; guardai Beauty che mi saltellava intorno e mi venne voglia di prenderla in braccio e coccolarla. Avevo "incontrato" la chemio e la mia vita continuava...

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