mercoledì 24 novembre 2010

Così aprii gli occhi al nuovo giorno; un bacio sulla fronte, il buongiorno del compagno della mia vita. "Come ti senti, Mary?" "Bene!" Mi meravigliai io stessa della risposta che mi era venuta pronta. Era andata! Il giorno prima avevo fatto la chemio e stavo bene. Niente di rilevante e mi stupivo degli... attributi che mi ritrovavo. Quanto coraggio avevo messo fuori , quanta voglia di vivere a dispetto del tumore, della terapia e di tutto quello che ne sarebbe derivato. Mi dicevo: due giorni fa stavo piangendo perchè non conoscevo ciò che dovevo affrontare, con i miei gesti di sconforto sono arrivata al punto di offendere chi amo, senza ritegno mi sono lasciata trascinare dall'impulso del momento, oggi è un altro giorno, sono qui, penso, parlo, guardo il sole e ne posso sentire il calore; ho vinto la prima di tante partite e voglio continuare a... giocare le altre e  le vincerò tutte perchè mi sento forte. In effetti una nuova carica mi dava energia, dovevo riconoscere però che non era tutto merito mio. Avevo tanto pregato, ma pregato con parole semplici, a tu per tu con il Buon Padre, mi era sembrato che mi avesse dato più ascolto, Gli avevo chiesto di darmi la forza, accettavo la Croce ma così com'ero non potevo farcela a reggere. Adesso con le stesse parole semplici lo avrei ringraziato, sicura di poter andare avanti sempre con il suo aiuto.
Indugiai a letto quel mattino; la sera precedente avevo messo la caffettiera sul fornello, preparato la tovaglietta con la tazzina e la compressa per mio marito, ora avrebbe potuto fare da solo. L'odore del caffè cominciò a diffondersi per la casa, arrivò anche in camera da letto: un nodo mi bloccò la bocca dello stomaco. Eh sì, ecco la nausea, pensai, feci chiudere la porta e mi appisolai di nuovo. Com'era strano per me stare ancora a letto a quell'ora, ma ormai dovevano cambiare molte cose, prima di tutte avrei dovuto pensare un po' di più a me stessa e riposare, poi capire finalmente quali fossero i miei reali bisogni e desideri e dar loro priorità. Non avrei certo dimenticato di essere figlia, moglie e madre, anzi guardando in me stessa sarei sicuramente diventata figlia, moglie e madre migliore.

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