Nel pomeriggio, poi, ho partecipato ad un evento bellissimo, tenuto all'Ordine dei Medici della mia città, "L'attesa della donazione verso il trapianto-I Protagonisti", a cura dell'ANED, l'associazione nazionale emodializzati e trapiantati. Di questo incontro è mia intenzione parlare in modo più dettagliato, tanta è l'importanza dell'argomento, per ora mi soffermo a dire che oggi mi sono ritrovata anche un'apertura e una disponibilità diversa nei confronti della sofferenza in generale e dei problemi particolari che da essa scaturiscono. Non sono forse una ricchezza anch'esse?
A conclusione di questa giornata, un parziale bilancio in attivo della mia storia, parziale perchè non finisce certo qui, tornata a casa ho trovato un messaggio di un'amica, operata al seno e attualmente in trattamento chemioterapico, che mi chiedeva aiuto perchè aveva la febbre e tanta paura. Chi fa la chemio e ha un rialzo febbrile deve comunicarlo al proprio medico tempestivamente perchè può essere sintomo di un'infezione che va curata in modo appropriato, quindi la paura è comprensibile ma è anche arginabile perchè oggi a tutto c'è rimedio grazie alla ricerca che se pur lentamente va sempre avanti. A lei, a Manu, ho cercato nel mio piccolo di infondere un po' di speranza in più, l'ho incoraggiata, l'ho invitata a continuare a... sorridere, così come altri hanno fatto con me, perchè questa catena di solidarietà diventi sempre più grande e non abbia mai fine.
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