giovedì 18 agosto 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.78) (Parole e silenzi)

Ogni giorno mando un messaggio nuovo ad ognuno dei miei numerosi contatti. Che io riceva risposta o meno ha poca importanza, è il mio modo di ascoltare a distanza. Se il messaggio viene letto è come sentirmi dire... ciao, ci sono. Altrimenti, e soprattutto se per più giorni, è mettermi sull'avviso... non va proprio come dovrebbe. Sono i silenzi in particolare più densi di parole. Essere capaci di comprenderli è grande virtù. C'è qualcosa da ripetere a se stessi, pensando all'Altro che è di fronte o anche lontano. Ti ascolto col Cuore. Condizione indispensabile è "saper ascoltare", silenziare se stessi per porgere orecchio pure a distanza. Perchè nella maggior parte dei casi non ascoltiamo con l'intenzione di capire ma con l'intenzione di rispondere, rischiando così di perdere le sfumature. Cerchiamo di farci capire e poi di capire l'Altro, ponendoci anche solo per un momento al centro del rapporto. In pratica filtriamo qualsiasi cosa attraverso i Nostri paradigmi, leggendo la Nostra autobiografia nella vita degli Altri. L'ingrediente fondamentale dell'ascolto invece è la Presenza silenziosa. Ascoltare e accettare se stessi per ascoltare l'Altro. Alleniamoci all'ascolto per accogliere il silenzio improvviso, per elaborare l'inizio di un'assenza.

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