mercoledì 3 agosto 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.64) (Quella luce negli occhì)

Pensavo a questa mattinata trascorsa. E ancora alle situazioni e alle mie emozioni. Non finirà questo tempo vissuto in modo nuovo prima che il buon Dio decida per me che non mi dedichi più alla "cura" dell'Altro. In ogni modo e ovunque sia. Con l'ascolto e la parola, verbale e scritta... in ospedale e a casa mia, su per le scale e in strada quando incontro. Mi prende ancora tanto ciò che faccio, mi appassiona, perché è la gente che mi cattura mente e cuore. Non posso farci niente. La Vita, che ama far sorprese, per me ne aveva in serbo una bella grossa, talmente sbalorditiva da sconvolgere sentimenti ed emozioni, reazioni ed atteggiamenti. E così sono dodici anni che dall'ospedale non sono mai andata via. Nel confronto c'è lo sforzo di superare un momento e il buon esito è gratificante, perché finalmente vedo negli occhi dell'Altro un po' di serenità. Duri solo un attimo o il tempo che serve. Quegli incontri, apparentemente casuali, che si rivelano speciali, delle autentiche sintonie. In un termine la "musicalità" che accompagna una relazione, fatta di approccio solare e rasserenante, conoscenza graduale senza atteggiamento reciproco di giudizio, pensieri e considerazioni sulla vita tanto simili. Di incontri così me ne capitano molti, ma qualcuno incide positivamente più di altri. Grande forza e sensibilità nel continuare sempre e nonostante tutto, curando il "buono" e il "bello", ridimensionando il "difficile" e il "controverso", quelli che sono insomma gli aspetti della Vita, che va vissuta con la grande e rara capacità di essere comunque sulla via, tra speranza e perché no... anche gioia. Che tirocinio di Vita! Sembrerebbe non Vita, perchè fuori dal pensar comune, in realtà diventa invece essenza pura di essa quando, libera da fronzoli inutili, la ritrovi negli occhi lucidi, in un sorriso timido, pure in una risata scappata non tanto per caso, perchè lì dove il cielo è lo stesso per tutti, si ride ed anche di gusto, e non è mai cosa banale.

2 commenti:

  1. Una vita a tempo determinato. Ogni tre mesi a fare il tagliando, a spulciare i marker. Ma la godi in maniera infinitamente più consapevole.

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  2. ... infinitamente più consapevole per il resto della vita, come fosse eternità.
    Grazie sempre, Franco...

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