giovedì 11 agosto 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.71) (L'antidoto)

Niente è come prima, tante cose sono cambiate, a partire da quei volti costretti a nascondere sorrisi. Poi pare una forzatura qualsiasi tentativo di leggerezza, così che alla fine ci si sente appesantiti più del dovuto. E intanto è cambiato anche il tempo, sempre più portato ai fenomeni estremi, che arrivano nei momenti meno opportuni. Giornata un po' così oggi per me, ma come sempre reagisco, ho semplicemente bisogno di... un antidoto. Qualche pensiero di troppo, ascolto attento prestato stamattina, acqua entrata in casa dopo il nubifragio del pomeriggio... ed ora? Sono stanca e scrivo. Scrivo per riprendermi. Scrivo perché mi piace. E magari farò ricorso a qualche felice ricordo, ogni tanto ci vuole. Perché stasera io ho bisogno di un successo, un sorriso, un racconto bello. Ho bisogno di sorriso, magari di uno che mi riporti ad un successo, e sarà "partita patta", e poi ricominciare. Un bel po' di tempo fa ero al termine del mio turno e stavo per andare via. Entrando nello spogliatoio per levare il camice passai davanti ad una coppia che era seduta lì ad attendere, molto carina Lei e sorridente, Lui con i lineamenti tirati e in evidente imbarazzo. Poiché avevo ancora in mano il cestino con le caramelle, all'epoca miste, con e senza zucchero, ne offrii loro... - Ce ne sono senza zucchero, per cortesia?... sa, noi... zuccheri non ne possiamo assumere... Senza replicare scovai una caramellina al limone, di quelle dietetiche. Questa a Lui. Lei invece, aveva preferito una con la carta rossa, ripiena alla crema. Poi all'uscita sempre Lui mi aveva fermato... - Signora, date caramelle ai pazienti per addolcire le loro sofferenze? - Beh, bastassero solo quelle... ma poi ci mettiamo sorrisi e parole per chi gradisce. E Lui, perché a parlare era sempre Lui... - Ehhh, purtroppo ci vorrebbe ben altra terapia, per me in particolare, una su misura. Ed io, ancora... bla bla bla, bla bla bla... e bla bla, ... perché è in Te che devi cercare forza e determinazione per uscirne. Ce la farai... così di sicuro ne verrai fuori. - IO?!... e che c'entro io? E indicando la moglie dall'instancabile sorriso... - È lei che sta male, non IO! Qualche tempo dopo incontrai "Lei che stava male", stava alla grande, sempre più sorridente. Un bel successo veramente, quello che ci voleva.

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