sabato 6 agosto 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.66) (Un gradino più su)

Come posso descrivere la sensazione che accomuna persone come Noi? Ecco... un gradino più su rispetto agli altri. Non per superiorità, presunzione o superbia, ma per volere di una sorte capricciosa che pone in alto ma sempre a rischio di cadute e... ricadute. Eppure non si ha paura. Quando poi s'incontrano persone con una consapevolezza quasi imbarazzante da lasciare senza parole, allora va da sé adeguarsi, e pensare uguale, almeno per il tempo che serve. Devo essere sincera, ormai non me lo si chiede più... ma chi te lo fa fare? Probabilmente perché è chiaro prima che lo spieghi, e poi di riflesso i benefici non sono solo per me, ma pure per Chi mi vive totalmente. Perché... metti una mattinata come quella odierna.... ogni volta dal "servizio" vengo fuori migliore e ricaricata, e così ogni dubbio vanifica, si scioglie come neve di marzo per un raggio di sole. Stamane "tre Rosa" nella stessa stanza, ognuna con una storia diversa da poterne fare un romanzo. Soprattutto dell'ultima a destra, Lei... dalle mammelle divergenti e dagli " attributi liofilizzati" per la lunga sofferenza. Dalla Vita non aveva mai preteso tanto, obbediente, paziente pur mordendo il freno, avrebbe voluto vivere senza "quel pensiero" dopo la prima volta con la malattia, e invece... ... invece è vittima ribelle, legata a quella vita che sente ingiusta. E allontanarsene...? Peccato, non si può. Di fronte a cotanta lucidità che cosa provo? Sento la forza che manca, il coraggio di continuare, e la motivazione... Ce la farò...? Mi chiedevo ieri. Devo farcela, rispondo stasera. Non avrebbero senso altrimenti, l'intero vissuto fino ad ora, tutto compreso e ciò che sarà da ora in poi, per grazia e volontà di Dio.

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