lunedì 19 gennaio 2015

LA MIA STORIA NON E' COME LE ALTRE

Emoticon heart 
Ieri sera... una frase che ho letto o udito. Non ricordo.
Però mi ha fatto riflettere...
Mi si potrà dire... non è che "rifletti" un po' troppo?... può essere.
E questa propensione del mio carattere va pure accentuandosi... sarà per quell'esercizio continuo nelle frequentazioni, dove il pensare prima di parlare è obbligo e non di certo opzione.
Ogni momento è opportunità nuova, mi rovisto dentro per cercare la "tessera" giusta e completare quel mosaico che è diventata la mia vita, ma ne manca sempre una e ancora una volta sembra solo quella.
Chissà quando potrò godere della vista dell'insieme, per ora posso solo pronunciare quella stessa frase che ho letto o udito... non lo so.
La mia storia non è come le altre.
E non lo dico per vanto o presunzione, penso che ognuno abbia una storia diversa, unica...
Al mondo non ce ne saranno mai due identiche, la differenza la faranno consapevolezza e senso di responsabilità, banditi vittimismo e lamentele inutili.
Forse è vero che strapazzo un po' i miei neuroni con tutto questo pensare, ma non mi fermo, continuo e cado in una sorta di bisticcio... rifletto sul riflettere. E' un po' complessa come cosa, ma ormai sono quasi cinque anni che vado avanti su questa linea e qualche risultato buono certamente l'ho visto.
Si... credo che sia strumento indispensabile per una crescita interiore consapevole.
Ed ecco spiegato il motivo per cui tanti momenti della mia giornata diventano spunti per crescere.
Stamani ricordavo i medesimi giorni di gennaio... 5 anni fa. In questa giornata a casa arrivava la mia piccola Biù Biù, doveva essere un "distrattore mentale", una medicina per sollevarmi dall'angoscia per ciò che intuivo, sapevo ma non accettavo. Non servì a molto.
Cominciai allora a rivolgere i miei pensieri a Dio... a volte era abbandono altre, rabbia.
Il cuore mi batteva sempre forte, arrivavo a sentirlo nei polsi e nelle orecchie. Avevo paura. E solo qualche mese prima non avrei mai pensato a tanto, inconsciamente "selezionavo" gli sfondi di una storia in fin dei conti, banale.
Se la tua vita scorre tranquilla, senza scossoni per Te è normale, non ti accorgi di ciò che succede intorno... non ti accorgi neanche di Te stesso, del perché TU ESISTI. Poi avviene qualcosa che smuove le acque ferme in cui ti muovi... e ne resti turbato. Magari dopo un po' succede altro e altro ancora. Allora non ce la fai più... con qualcuno te la devi prendere, e perché non con quel Qualcuno di cui non ti sei mai accorto prima? Ebbene... Qualcuno ha voluto stuzzicarti... ti ha spinto ad arrabbiarti, arrabbiarti sul serio... perché Ti aspettava... VOLEVA INIZIARE UNA STORIA CON TE... una storia tutta nuova.
Prima che mi ammalassi la mia Vita scorreva tranquilla, tanto tranquilla da lasciarmi insoddisfatta.
Inquieta cercavo risposte senza neppure conoscere le domande.
Tante volte... con un brivido... avevo persino pensato all'eventualità di una malattia, grave... poi una morsa mi aveva stretto la bocca dello stomaco e la vista mi si era annebbiata. Un tale pensiero mi aveva quindi riportato su una "falsa retta via"... solo per un po'.
Riprendevo ad agitarmi nelle acque stagnanti della mia Vita.
All'improvviso il Male... l'angoscia... la paura di non sopravvivere, di non riuscire a fare tutte le cose tante volte ignorate... troppo a lungo rimandate...
Il mio pensiero a Lui... che tutto può.
La Sua risposta a me che nulla potevo.
Dio voleva qualcosa da tempo... ma non avevo capito, forse non volevo... per pigrizia o senso di inadeguatezza... chissà. Con quella "grande prova" m'induceva a guardarmi dentro... per forza. Se volevo continuare a... vivere dovevo saperne anche il PERCHE'.
E la mia storia sarebbe stata diversa, comunque fosse andata, perché non era più senza speranza.

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