lunedì 28 gennaio 2013

"Ora che ho imparato ad apprezzare la Vita e a comprenderne in pieno il valore... ora più che mai non posso passare oltre..."



Perchè la "Speranza" è unica e sola, e se è vero che bisogna guardare avanti, lo è altrettanto procedere con un occhio al passato... soltanto una rapida e fugace occhiata per carpirne gli errori e trasformarli in "bontà"... unica e sola.
Nel celebrare il "giorno della memoria" mi pare inutile e banale far uso di frasi ripetute e sentite tante volte da non suonar più autentiche per natura... ho pensato invece di riportare "stralci" di un diario... "Il diario di Anna Frank", divenuto in seguito non solo famoso "memoriale"  di una ragazzina ebrea bensì "simbolo" di un intero, triste periodo, oserei dire... epoca.
Una delle primissime pagine... e l'ultima.
Nella prima spiega il motivo per cui decide di dar un nome a quelle "pagine di carta"... perchè "la carta è paziente"... come "amica" discreta ascolta, non replica... soprattutto non giudica.
Nell'ultima... pur dopo tanta angoscia proclama il Suo confidare ancora nella speranza... perchè in fondo l'Uomo non può essere così cattivo... ha solo dimenticato la Sua capacità di essere buono.


"... a me piace scrivere e soprattutto aprire il mio cuore su ogni sorta di cose, a fondo e completamente.
- La carta è paziente -; rimuginavo entro di me... e siccome non ho affatto intenzione di far poi leggere ad altri questo quaderno rilegato di cartone che porta il pomposo nome di diario, così la faccenda non riguarda che me. Eccomi al punto da cui ha preso origine quest'idea del diario: io non ho un'amica.
...
Perciò questo diario. Allo scopo di dar maggior rilievo nella mia fantasia all'idea di un'amica lungamente attesa, non mi limiterò a scrivere i fatti nel diario, come farebbe qualunque altro, ma farò del diario l'amica, e l'amica si chiamerà Kitty."


"E' un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perchè esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perchè continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità."




6 commenti:

  1. Cara Mary, il film in questione lo ho visto parecchie volte, penso sempre che questo film fa tutti riflettere e apprezzare la vita come è.
    Tomaso

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    1. E' un inno alla vita, caro Tomaso... l'apprezzarla in ogni sua minima sfumatura anche quando gli eventi sono contrari.
      Un abbraccio...
      Mary

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  2. L'inizio e la fine. Che poi fine non è perché permeata di speranza, appunto.
    Nulla di più appropriato e esente da retorica.

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    1. Perfettamente in sintonia con il mio intento... grazie, Sandra.
      Mary

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  3. Si cara Mary...nonostante tutto....questa piccola frase raggruppa tutto. Un grande abbracio

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    1. La vita al meglio... nonostante il dolore di avvenimenti avversi.
      Un abbraccio, Fiorella.
      Mary

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