giovedì 17 gennaio 2013

"La sfida più grande da vincere per ogni uomo è... morire vivendo... e non di... vivere morendo, dal momento che fin dall'inizio della nostra vita comincia il conto alla rovescia fino alla morte"

 "... sono arrivata al capolinea, perciò... comunque vada per me è un successo".

Piccolo com'è non c'ho messo molto a sottrarlo agli occhi critici di Chi entrava in casa... l'ho sollevato di peso e riposto nello stanzino.
E' da un po' di anni che le dimensioni del mio albero di Natale si sono ridotte, ora lo preparo nell'ingresso dove fa luce ed allegria, fruibile da Tutti, e all'indomani dell'Epifania... tempo il percorso fino al ripostiglio... non c'è più, o meglio c'è ma non si vede e poi mi concedo i giorni necessari per superare il trauma del dopo-feste e infine riporlo definitivamente.
GRAZIE... a "La bottega immaginaria"
Un tempo era diverso... alto e panciuto sostava in soggiorno per quasi un mese e allo scadere del tempo bisognava agire in volata per fare spazio e non sentirsi ancora immersi in un'atmosfera incantata che tanto strideva con la realtà.
E otto anni fa la permanenza dell'albero nella mia casa fu ancor più breve, perchè i giorni, anche quelli di festa furono così tristi da renderne quasi intollerabile la vista.
E in un baleno... quando trovammo la forza, fu spoglio e riposto senza rimpianto.
Appena in tempo perchè "... non si erano ancora spente le luci del presepio" che la mia mamma ci lasciò... esattamente oggi, otto anni fa.
E stasera ho spogliato finalmente l'alberello...
Senza volerlo mi sono messa all'opera proprio all'ora in cui si era aggravata e cominciava la Sua lucida agonia, cosciente fino all'ultimo respiro. Del resto nell'ultimo periodo aveva vissuto di consapevolezze e senso di realismo e all'avanzare della malattia aveva replicato con saggezza e coraggio... "... sono arrivata al capolinea, perciò... comunque vada per me è un successo". Una frase buttata lì che volemmo non capire e che fino alla fine sperammo fosse solo fatta di parole e niente di reale.
Mia madre aveva sofferto a lungo senza mai cedimenti, chiacchierava, sorrideva, dava a sè e agli Altri motivazioni da vendere per continuare a... vivere e credere che ne valesse la pena. Se mai qualcuno è "morto vivendo" quella è stata Lei, con grande fede e coraggio.
Stasera spogliavo l'alberello e pensavo... ogni decoro in meno era un ricordo in più, il Cuore che prendeva la rincorsa per arrivare là... dove sapeva.
E alla fine... in bell'ordine ho sistemato le decorazioni in una scatola nuova, il lungo filo di perle dorate e il nastro che faceva da coda alla stella in un'altra, l'angelo bianco in una custodia perchè non sia sciupato il suo candore... le luci ben avvolte in una matassa. Tutto in ordine... stranamente ancor più che in passato.

6 commenti:

  1. Tu che mi conosci sai... quale definizione è più adatta a me... Vivo senza nessuno slancio, sempre un po' malinconica... Ma vivo con la speranza che un giorno tutto possa illuminare le mie giornate. Buona giornata Mary.
    Ti abbraccio forte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Amica mia... la Speranza è grande compagna, lo sai. Fidati di Lei, non Ti deluderà... vedrai.
      Un abbraccio grande.
      Mary

      Elimina
  2. Cara Mary pensa che con la neve bianchissima si passa cancellare tutte le malinconie!!! Sarebbe bello... Provare a farlo, ma è solo un sogno.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certi ricordi sono radicati in Noi, Amico mio e mai ci abbandonano. Col tempo forse attenuano la loro vena dolorosa ma restano velati almeno di malinconia.
      Va bene così... è la Vita che si esprime in tutte le forme e ci tocca accettare per continuare ad... andare avanti.
      Un carissimo saluto...
      Mary

      Elimina
  3. Ciao Mary, mi dispiace veramente che il Natale possa portarti un ricordo così doloroso. E' vero che quando si vive tutti insieme si prepara un albero di Natale enorme od un gigantesco Presepe e poi li si riduce poco a poco. Il mio albero di Natale, attuale, misura 35 cm ed il Presepe 30 cm quadrati. Ti auguro che tu possa, non dico scordare, ma almeno attenuare il tuo dolore, sin dal prossimo Natale. Un amichevole abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pazienza, caro Elio... come ho detto all'amico Tomaso, fa parte tutto della Vita... le gioie, i ricordi belli e brutti, la sorte che ci tocca. Sappiamo come stanno le cose sin dall'inizio, dal momento in cui ne abbiamo consapevolezza. La Vita è bella uguale e vale sempre la pena viverla nella sua pienezza.
      Grazie di Cuore per la Tua presenza qui e un caro abbraccio.
      Mary

      Elimina