lunedì 11 aprile 2011

Continuare a... vivere, l'ho ripetuto tante volte, continuare a... vivere con l'esperienza del tumore e anche dopo, quando il peggio è passato. Ma non è più la stessa cosa perchè non si è quelli di prima, tutto cambia ed è per prima l'ottica della vita a mutare; il che non è detto sia del tutto negativo, per me, ad esempio il cambiamento è stato in meglio. Le priorità sono diverse ora ed ho scoperto con meravigliosa soddisfazione che le precedenti erano erroneamente considerate tali; quello che conta in realtà è ciò che mi fa stare bene con me stessa e permette di relazionarmi meglio con la famiglia ed altrove in un'armoniosa alchimia.
Dopo la lunga tempesta che mi ha vista sballottolata tra mille dubbi e paure è arrivata la bonaccia, ho tirato un respiro di sollievo, ho pensato, è vero, che forse potrebbe non durare, ma sono arrivata alla conclusione che  questo periodo che segue, lungo o corto che sia me lo voglio godere tutto, dando ascolto soprattutto al mio cuore che ora canta, grida alla vita. E la vita è stare con gli altri, essere partecipi, non arroccarsi in uno sterile egoismo che porta solo tristezza e, a pensarci bene, anche tanta stanchezza. E la vita è pure immergersi nella natura, colorare lo sguardo con l'azzurro del cielo d'aprile e il verde smeraldo di un mare che se pur già visto appare tutto nuovo perchè prima volontariamente con caparbietà sconosciuto. Apprezzare la melodia della sua voce che riporta ai tempi dell'infanzia quando bastava accostare all'orecchio una conchiglia per illudersi di ascoltarla. Quante gemme in quell'acqua... lo sguardo vorrebbe coglierle tutte, quasi contarle ma poi si perde spingendosi oltre fino all'orizzonte. Un'emozione grande... peccato non aver mai voluto provarla prima!

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