venerdì 2 settembre 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.93) (Briciole di tempo)

Ed è ormai Settembre, e non ci sono scuse né validi motivi. Bisogna tornare in campo, e con tutta la forza e le motivazioni e l'entusiasmo. Magari quest'ultimo tornerà pian piano, ma occorre tenerne viva almeno una scintilla. E torna il dubbio solito, non mi disturba particolarmente perché è l'input per una verifica. Sarò in grado sempre? Essere passata per un'esperienza estrema non basta né giustifica. Grande è la responsabilità, soprattutto quando guardi negli occhi e sai che non puoi distrarti un secondo e neppure mostrare turbamento . Qualunque cosa vedi o ascolti. Serena e rassicurante, sul volto l'espressione giusta dell'apparente normalità. Non è facile. Per quello che mi riguarda vado in auto-analisi più volte. Troppo forte è il senso di responsabilità che mi prende, non voglio arrecare danni e per questo devo prima uscirne indenne io. Questo di me non si comprende. Come non si capisce il perché io abbia iniziato e mi conceda pochissime pause. Anche fuori turno, pure durante la giornata. Perché nonostante un certo disagio doloroso, ne ricavo forza grande, ed anche quel tipo di coraggio supportato da un pizzico d'incoscienza. Poi ci sono quei momenti così belli, in cui senti forte la relazione stabilita, la confidenza stretta. Sai che non puoi deludere, così fai i salti mortali per farci entrare tutto il tempo nel tuo tempo che appare così esiguo. Ma dopo tanto tempo, ancora perdi tempo?... mi chiedono. Lo chiedono perché... questo di me non si comprende. E non potrebbero perché sono io a provare una specie di pudore per il tempo concesso, lo strapuntino di vita... come lo chiamo io. Quando mi trovo a dispensare sorrisi e pensieri, sono queste le occasioni che mi fanno sentire di avere avuto tanto di più della persona che in quel momento ho davanti. Ne asciugo le lacrime per un ricordo all'improvviso, condivido anche la risata per una battuta, sempre all'improvviso, e così mi pare aver donato pure un po' di questo mio tempo, aver fatto posto sullo strapuntino. Meno male... almeno questo. Quando il tempo è passato, e la paura cambia nome, si resta comunque vulnerabili. Unico vantaggio è riscoprire un sentimento di cui spesso si ha pudore. La Tenerezza. Io non mi vergogno a confessarlo. Mi prende spesso anche quando ad altri sembrerebbe fuori posto... - Te la sei presa comoda oggi, eh?! Ha chiesto ieri l'infermiera ad una paziente che non incontravo dai tempi sereni prima della pandemia. E Lei... - C'hai ragione, ma non vedevo Maria da così tanto tempo... Beh, che volete farci... queste parole sono state pari ad una carezza. Briciole di tempo in dono e il mio Cuore si sazia di tenerezza.

Nessun commento:

Posta un commento