lunedì 19 settembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.11) (Cerchi concentrici)

Ci pensavo da un bel po'... ma quante persone ho conosciuto in questi anni? Tante davvero. Prima con la "malattia sulle spalle", poi... "tra le braccia". Le loro storie mi sono state d'insegnamento. Non riesco a cancellare nessuno e niente. Ho la rubrica piena di nomi e numeri di telefono, persone che non sento più, eppure se raramente penso di alleggerire l'elenco, qualcosa mi frena, e mi rendo conto così di non farcela proprio. Perché non mi stanco di ripeterlo... Chi entra nella mia vita non ne esce più. A volte il dolore di una perdita mi infligge un colpo più grande delle mie capacità, mette in crisi la resilienza che più o meno credo di possedere, ma riesco comunque a rimettermi in piedi, a trovare l'equilibrio. E ritorno in corsa, prima quasi timidamente e poi decisa passo dopo passo. Si fissano gli estremi di un invisibile filo, una relazione come fosse da sempre. E non lo è quel sentimento unico e speciale, eppure lo vivo come Amicizia. Ogni volta è stata una storia condivisa, un appuntamento, la convinzione di avere un Amico in più. Non un semplice conoscente, ma un amico... Amico. Perché ogni persona che passa nella Nostra vita è unica. Sempre lascia un po' di sé e si porta via un po' di Noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Così sto valutando un nuovo progetto che parte proprio da quegli amici che io chiamo "amici che contano". Per me contano perché nel tempo sono diventati punto di riferimento, generosi di esempi, coraggio ed eredità d'amore. Ed io come posso contraccambiare se non impegnando nuova energia? "Il tuo prossimo è lo sconosciuto che è in te, reso visibile. Il suo volto si riflette nelle acque tranquille, e in quelle acque, se osservi bene, scorgerai il tuo stesso volto". - Kahlil Gibran -

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