lunedì 19 settembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.10) (Non sarà che mi sto montando la testa?)

Un fatto ben preciso c'è. Il mio "oggi" che parte da lontano è fatto di emozioni che non posso trattenere. Sono ricordi rivissuti, sensazioni rielaborate, ricchezza da condividere. Per mia natura non ho mai amato essere protagonista, con la malattia mi trovai ad esserlo mio malgrado, e se nella vita non potevo rifiutare quel ruolo, nella "scrittura" almeno avrei voluto ridimensionarlo. Di quella "storia" così decisi di non essere l'unico personaggio principale, e Tutti quelli che la vivevano con me sarebbero diventati coprotagonisti. Io non ero anonima, e neanche le mie emozioni. Anche attraverso un "quasi nome" mi si identificava benissimo ed io volevo questo, essere attendibile. Seguendo un'idea, pur nel rispetto della privacy mi comportai allo stesso modo quando parlavo dei coprotagonisti. Fui fedele in tutto, i nomi erano solo quelli di battesimo, ma i dialoghi, perfino qualche voce dialettale, le lacrime, la rabbia... le parole di conforto, incoraggiamento da parte di medici e infermiere... c'era proprio tutto. Quando rileggevo ciò che avevo scritto mi emozionavo ancora di più, restavo quasi senza respiro. Poi alcune situazioni m'impedirono di andare oltre e cambiai così se non argomenti, stile. I nomi di battesimo diventarono giri poetici, e il descrivere emozioni... formulare "pensieri divaganti che si fissano nella realtà". Diventai più "ermetica", comprendeva in pieno i miei scritti solo Chi conosceva me ed il contesto. Chi sapeva riconoscersi in quella sofferenza. A volte fui giudicata prolissa, divagante a tratti incomprensibile, però si trattava di fare una scelta. Chiudere baracca e burattini, dedicarmi alla scrittura solo per diletto, oppure con qualche accorgimento, "continuare a...". Preferii quest'ultima e non me ne sono mai pentita. Tempo è trascorso, ne è venuto fuori persino un libro, almeno così lo definiscono, per me è il semplice diario di due parentesi della mia vita a confronto. Bene, giorni fa ho avuto il privilegio di essere intervistata per la rubrica "StatoDonna" di "StatoQuotidiano". Che dire...? Rileggo le risposte che ho dato e mi pare quasi che le parole non siano mie. Eppure sono i miei pensieri, di questo sono certa. Del resto da quando ho cominciato a scrivere costantemente è sempre stato così. Critica con me stessa, lucida nel drizzarmi per non cadere. https://statodonna.it/2022/09/17/maria-rutigliano-la-malattia-lho-vissuta-recuperando-cio-che-conta/

1 commento:


  1. Tu che sei bloccato dalle porte del tuo lavoro, hai una preoccupazione permanente per il denaro, ti manca il supporto finanziario per soddisfare i tuoi bisogni e realizzare i tuoi sogni. Ho ricevuto un prestito di 55000 euro e anche due miei colleghi hanno ricevuto prestiti da quest'uomo senza alcuna difficoltà perché mi sono imbattuto nella persona giusta. Ecco la sua email: combaluzierp443@gmail.com

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