domenica 9 ottobre 2016

OGNI GIORNO SU MISURA


Cambiare volta per volta impostazione sin dall'inizio, come per la prima pagina di un quotidiano. Iniziare con entusiasmo, mettendo in conto che qualcosa può non andare come previsto, e allora senza remore e rimpianti mostrarsi subito pronti a ricominciare. Non è mai la fine ma sempre un nuovo inizio.
Sprone e consigli validi, per carità... ma Tutti sappiamo che spetta ad ognuno trovare forza e determinazione per riprendersi.
Coltivare interessi e nuove attività, stringersi agli affetti antichi e nuovi... tenere occupata la mente, magari distraendosi. Lavorando con la fantasia, cambiando le abitudini di sempre.
Ad esempio, io ho deciso che da oggi il "mio sabato" non sarà più lo stesso. Fino ad ora è stato il giorno delle grandi pulizie, bucato, spesa e di tutte quelle cose che servono ma tolgono tanto, troppo tempo all'"essenziale". Che altro non è che ritrovare Te stesso nella tranquillità di pensiero, nel fare qualcosa che riduca l'ansia che da Te proviene o esula da Te e che comunque si scarica sulla Tua persona.
Così dopo i "Nostri Mercoledì", da oggi è stato formalmente ufficializzato il "mio sabato". Con programma di volta in volta diverso, personalizzato. Decido io che cosa fare... il "non programma".
Stamane siamo usciti, mio marito ed io, per uno shopping senza fare acquisti. Solo per il gusto di guardare le vetrine, sbirciare in qualche negozio e poi venirne fuori senza nemmeno un pacchettino.
Dà una bella sensazione il pensiero di poterlo fare praticamente all'infinito, perché ancora devi incominciare, mantenendo così costante il livello di interesse all'esterno di quelle quattro mura che a volte sembrano essere, si morbide ma "opprimenti di certezze".
Per concludere riguardo il "mio sabato", alla fine qualcosa l'abbiamo pure comperata. Una scatola di 20 flaconcini di fermenti lattici... ma questa è un 'altra cosa.
Pomeriggio poi trascorso a cercare di fare via telefono la disdetta ad un "servizio" non richiesto, ma per un consenso carpitomi con l'inganno, e ancora in chiesa per la messa dove mi sono trovata alla professione dei Voti Perpetui di un frate. Un'ora e più in piedi... ma che fa?
E' stata un'altra realtà. Trovarsi come sospesa, tra il "come sempre" e il "non per sempre". Pronta a mettere il piede saldo e fermo sulla terra, e nello stesso tempo non perdere di vista il Cielo, e poter continuare a guardarmi dentro, a ciò che sono davvero.
Non fantasie, ma pensieri in volo.

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