domenica 17 gennaio 2016

UNA GIORNATA DI RICORDI



Senza malinconia. Anche se sono 11 anni che mia madre manca ormai, ed ogni volta fu rinnovare ora per ora la Sua lucida agonia.
Quest'anno è andata diversamente, o meglio non sono state profuse molte parole oltre a quelle già dette, ma sono state le immagini a parlare di Lei.
Una bimba paffuta dai grandi occhi, una vispa "pacchianella"... una splendida ragazza al mare. E poi ancora e sempre come la ricordiamo Noi, figli e nipoti... grande ed indimenticabile.
Tanti ricordi quasi scene da un film, di quelli che si rivedono sempre volentieri, importanti perché hanno segnato un'epoca. Ed è cosa strana, ogni anno riemerge un particolare trascurato, un dettaglio in più, quello giusto che farà la differenza per il tempo a venire.
Oggi mi sono sentita più ricca che mai.
Natale è passato da non molto, ho riposto tutti i decori ma ancora non sono spente le luci del presepio.
Voglio che restino accese ancora un po' per Lei.
Senza volerlo, è andata così. Come tanti anni fa.
Il tempo trascorso ha lenito la tristezza, poi ne ha fatto gemme di malinconia.
Adesso non si piange più al Suo ricordo, ma si sorride per qualche pensiero, "aforisma" di cui vantava diritti d'autore, perché fosse originale e da tramandare. Da madre in figlia, come buona e atavica usanza vuole.
E a proposito, stasera tre figlie si sono riunite in Suo ricordo, senza parlare di Lei ma con il sorriso negli occhi.
Perché ora è ricordo dipinto a tinte tenui, serenità nascosta tra le righe di quel Suo testamento.
Tutti unici eredi di ricchezza mai estinta. Perché sarà ben spesa.

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