lunedì 20 aprile 2015

GIUDICANDO GLI ALTRI... DICIAMO CIO' CHE SIAMO



Emoticon heart 
Dico sempre di me stessa... io non giudico, mi limito a delineare contorni e constatare. E implicitamente esprimo una forma di giudizio.
Me ne rendo conto subito dopo, e per ridimensionare e non cadere in contraddizione... divento benevola nell'osservare e dire.
Bene, che cosa ho fatto finora se non giudicare e nello stesso tempo rivelarmi così come sono? 
Accomodante per non rischiare di sbagliare e ferire. A torto o ragione non importa, giacché mettersi in posizione di giudizio è come salire un gradino oltre il consentito, quindi già sbagliato di per sé.
Quante persone incontriamo ogni giorno, a volte basta che sguardi si incrocino e viene formulata un'idea. Poi potrà nascere un'amicizia che ci cambia, e sarà stata un'opportunità offerta dalla Vita, o più spesso un volto sbiadito in fretta non diventerà neppure un ricordo.
Diciamo la verità, seguiamo un po' Tutti l'istinto... ci sono quelli che ispirano affinità e simpatia, e altri che immediatamente "cataloghiamo" come persone che non fanno per Noi. Forse non dovremmo fermarci alla prima impressione, andare più in profondità e ricordare che ognuno è una storia a sé e come tale
va ...ascoltata, compresa e pure accettata. Non è che dobbiamo per forza farne la "Nostra storia" ma alla Nostra affiancarla come esperienza in più di arricchimento. Sarà così concedere una "seconda possibilità", e non solo a Chi non è sembrato subito simpatico ma pure a Noi stessi.
Impareremo a metterci in discussione... Tutti possono sbagliare, e perché per NOI non sarebbe possibile?
Scopriremo che fino ad allora un'infinità di pregiudizi c'avevano ingabbiato e non lo sapevamo.
Saremo portati a rileggere le espressioni di un volto, a rivalutare situazioni... a non condannare senza possibilità di appello.
Uno sguardo all'apparenza torvo, un commento aggressivo e fuori luogo, un gesto ambiguo possono aver avuto mille ragioni, spesso avulse da Noi che non siamo mica il centro dell'universo emotivo altrui.
Consapevoli di tutto questo, sarà come aver fatto "tabula rasa" di ogni sentimento negativo certo ed eventuale, finalmente pronti ad andare incontro all'Altro, dandogli la possibilità di far venire fuori il meglio di se stesso.

4 commenti:

  1. Effettivamente dovremmo conoscere bene, prima di giudicare, la superficialità non paga, ciao

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  2. ... e se non si giudica, è ancora meglio.
    Ciao, Paola... un abbraccio.

    Mary

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    1. Credo che sia impossibile il non giudicare, il giudizio è il nostro modo di vedere un'altra persona, per me non ha una valenza negativa a priori, anzi

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  3. ... e allora vogliamo dire, opinione o valutazione? Ma sempre relative, come relativa è la Nostra "misura". E' vero, comunque servono per rapportarci e "aggiustare" per quanto è possibile, le relazioni.
    Un caro saluto...

    Mary

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