mercoledì 20 febbraio 2013

Nel dolore sentiamo maggiormente il bisogno di dare e di ricevere, perchè avvertiamo di più la nostra fragilità, il bisogno dell'altro... il male comune è un vincolo fortissimo d'unione.
 (cit.)




Sarà per questo che la "malattia" diventa una "meravigliosa opportunità".
Rendersi conto di questo, lo riconosco, non è semplice almeno nell'immediato, quando vieni colto alla sprovvista e pensi che Tutto stia per finire, ma poi il tempo diventa "amico" e "maestro" e l'"esigenza" di relazionarsi per stare meglio fa il resto.
E' un' opportunità.
 La prima volta che ho sentito definire l'"accidente" che mi era capitato con questo termine è stato dalla mia parrucchiera; durante un talk-show televisivo un ragazzo malato appunto di cancro aveva parlato di "occasione nuova, unica ed ineguagliabile" perchè aveva scoperto aspetti della propria vita e dell'altrui mai immaginati prima. Sì... perchè quello che si vive in una situazione estrema come può essere il "CANCRO", non lo si vive da soli, e questa è già la prima "meraviglia" capace di vincere lo sgomento prima, l'angoscia dopo. Si tratta di non piegarsi su se stessi, allargare le braccia e comprendere idealmente TUTTI QUELLI COME TE... e sono tanti, noti e sconosciuti... di ogni età e condizione, estremamente fragili ed eccezionalmente forti... proprio come TE.
Con tale consapevolezza e la semplicità del Cuore risulterà davvero semplice avvicinarsi all'Altro che vive quel percorso, anche se c'è timore, riservatezza e pudore... come se ci mettessimo Tutti a nudo, Chi offre quella "particolare" fetta di vissuto e Chi l'accoglie, lo fa proprio e lo trasforma in supporto per se stesso... una sorta di "spalla" su cui appoggiarsi per continuare a... vivere, cogliendo ogni sfumatura.
Sarà per questo forse che appare "credibile" e non risulta "vano" ogni mio sforzo per far nascere un "sorriso" anche sul volto più teso e preoccupato, un "guizzo" di luce negli occhi spenti di Chi si fa scivolare la speranza come sabbia tra le dita.
Io ce la metto tutta... mi sembra di continuare ancora quello che fu il mio percorso e perciò la forza, la determinazione sono davvero le stesse come pure i successi e le vittorie.
Non sono incrollabile ed ho i miei punti di fragilità ma nella condivisione trovo il modo di recuperare e il bello è che questo succede anche per coloro che incontro. Sono contenta di questo... sto conoscendo tantissime persone a cui immediatamente mi affeziono, per il reale come il virtuale c'è ancora tanto posto nel Cuore e se posso fare qualcosa di più intendo continuare.
Di ognuno ricorderò il nome, le piccole gioie... la grande sofferenza.
Nel mio piccolo e come posso sarò "compagna di viaggio".

Dedico questo post a Maria, Lucia, Taide e Monica che oggi sono entrate a far parte di una grande "famiglia", il gruppo su fb "Continuare a... parlarne con speranza".
In particolare il mio pensiero va a Michela, una ragazza di 32 anni che domani affronterà la prova più difficile della Sua vita...
Ti stringo forte a me... la Tua "mamma virtuale"


2 commenti:

  1. Ho letto di Michela e volevo chiederti se avevi notizie... Bellissimo post come sempre cara Amica.
    Importante l'amicizia e la condivisione che si trova qui e su FB. Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente avrai già saputo di Lei, Ale... di Michela.
      E' andato tutto bene, ora avrà da riprendersi, ma lo farà presto. Una ragazza così determinata e dalla positività contagiosa non può restare troppo a lungo "in pausa". Tornerà a raccontarsi come ha fatto fino ad ora sia sul Suo blog che sulla pagina fb... It's my life Michela...
      Le relazioni umane che vengono a crearsi attraverso la sofferenza sono meravigliose, ancor di più queste... nate nel virtuale tra persone che non si sono mai viste... c'è fiducia e speranza, e questa è cosa grande.
      Un immenso abbraccio.
      Mary


      Elimina