giovedì 31 gennaio 2013

"Il ritrovarsi fra persone accoglienti ed empatiche, la possibilità di raccontarsi, di esprimere i propri sentimenti, le lacrime, le risate, i progetti e le speranze condivise sono esperienze di per sè terapeutiche"

"Dire a se stessi di stare bene aiuta a stare meglio"





Quante volte vorremmo mettere in pausa il "tempo"... fermarlo insieme con le emozioni che l'hanno accompagnato...
E' impossibile perchè Nulla resta uguale e Tutto è in divenire. Se per assurdo ci provassimo e si riuscisse persino in tale impresa, non sarebbe la stessa cosa... la magia e il fascino, la gioia o al contrario lo struggimento perderebbero in immediatezza e sarebbe come recitare "se stessi".
Solo stamane ho riposto il "presepio completo"... subito dopo le feste non abbiamo voluto, ci rendeva tristi. Per tutto il periodo c'aveva donato luce, colore... la "serenità" di un simbolo "particolare", dal valore e significato esclusivo perchè noto solo all'Amore della mia Vita e me. Passato il Natale abbiamo continuato a... guardarlo, considerarlo ma con uno spirito diverso... ogni tanto accendevamo le luci e chissà perchè non sembravano più tanto luminose. Forse era il "giorno" che col suo perdurare ne velava la brillantezza...
Il Tempo va e porta via i segni del suo passaggio... e se è pur vero che possono venir meno le emozioni belle e positive, lo è altresì per le sensazioni dolorose, l'ansia e l'angoscia e si è subito pronti ad affrontare quello che verrà con progetti nuovi, solite risate diverse solo per motivazione, lacrime che non saranno mai le stesse e magari sempre meno copiose perchè consapevoli.
E così stamattina il presepio è stato riposto pensando a quello che faremo per il prossimo Natale...  più grande, più ricco... sempre più "Nostro".
Ieri in reparto ho incontrato "due signori"... facevano la terapia nella stessa stanza. Ho offerto Loro delle caramelle ed abbiamo cominciato a chiacchierare... il "primo a sinistra" sosteneva "il bicchiere pieno a 3/4", il "secondo a destra" era propenso per "la condanna", ovvero si diceva sicuro essere destinato alla fine certa, prima o poi... abbiamo capito più in là che la Sua era affermazione scaramantica, che certamente preferiva il "poi", molto poi e in quanto alla prima parte non era un granchè di scoperta visto che per Tutti la "fine" è certa. Il signore "primo a sinistra" invece ad un certo punto ha detto... " Mi hanno detto che dovrò fare chemio a vita, e sentir questo se per un verso mi sgomenta, a tratti mi consola... per lo meno avrò una vita per poterla fare. Allora ho pensato, perchè non godermela? Ho venduto dei terreni che a causa della malattia non posso più seguire ed ho comprato casa. Una bella casa nuova, grande e luminosa... c'andrò a stare a vita! Continuo a... ripetermelo, a vita e mi riprenderò quella che il tumore m'avrà tolto".

2 commenti:

  1. Le prime parole del tuo post, cara Mary, mi piacciono davvero. Buona giornata, amica.
    Tomaso

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  2. E TU, Amico mio sai bene che cosa intendo... lo sai perchè nessuno come Te sa essere in perfetta sintonia con Tutti.
    GRAZIE sempre...
    Con affetto,
    Mary

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