domenica 17 giugno 2012

Ultimamente, devo ammetterlo... mi son lasciata andare. Ho avuto sì, i miei buoni motivi... gli acciacchi fisici dovuti al secondo intervento, le batoste psicologiche... però ho davvero esagerato, neanche fossi rimasta ferma a due anni fa. Anzi allora m'ero comportata molto meglio, mi ero ripresa in fretta...avevo voglia di fare tante cose.
L'anno passato fu lo stesso... di questi tempi non so quante volte avevo già fatto le grandi pulizie, eppure non è che fisicamente stessi al massimo. Ma la motivazione era grande e mi dava tanta di quella forza...
Invece ora... sono stata la delusione di me stessa. Ho trascurato la casa con la scusa di sentirmi sempre stanca, ho rimandato giorno dopo giorno con il risultato di far aumentare le faccende indispensabili e il mio scontento e il nervosismo che è arrivato alle stelle.
Ma che pretendevo!? Non c'era nessuno che facesse le cose al mio posto ed io continuavo a... rinviarle  e a sentirmi sempre più demotivata.
Poi... già ieri sera...
Mi preparavo per la notte e dopo aver massaggiato le tempie e i polsi con un balsamo profumato che mi conciliasse il sonno, mi è tornata la determinazione... Oggi avrei ripreso in mano ciò che volutamente andavo accantonando. Gli eventi degli ultimi tempi... problemi di famiglia, mutamenti di situazioni che fino a quel momento erano stati sinonimo di stabilità, timore per il Futuro... m'avevano sbandato, ora era il momento di chiedersi... che cosa in effetti posseggo e devo conservare perchè non mi confonda e mi perda ulteriormente? La risposta m'è venuta pensando a ciò che mi circondava, alla mia realtà quotidiana che di nuovo curata avrebbe rappresentato una "novella sicurezza".
Non era un granchè d'opera, è vero ma ora che il mio "dolce impegno" quotidiano lì a quel terzo piano non c'era più, si trattava di ripartire da dove ero arrivata.
Quando avevo cominciato ad andare tutti i giorni in ospedale  mi veniva chiesto più volte come mai e perchè lo facessi visto che  m'impediva di dimenticare la malattia e tutto quello che avevo passato e poi mi portava lontano da casa e dagli impegni familiari. A parte che una malattia come questa è impossibile da dimenticare, io rispondevo che non lo volevo affatto anzi, immergendomi quotidianamente in realtà dolorose molto simili alla mia se non peggiori, io mi caricavo talmente di positività che potevo affrontare meglio, con più entusiasmo la monotona routine quotidiana, trovandone i lati positivi ed apprezzandoli pure.
Ora che la "storia" è cambiata il "processo" è da invertire.
Farò così...
Dall'impegno scrupoloso nella mia casa... che però non vuol dire farmi travolgere da fisime perfezioniste e paranoiche... trarrò la serenità giusta e sempre crescente per portarmi all'esterno e porgere me stessa agli Altri.
Cosa che ho fatto finora, ma che farò ancora meglio sentendomi forte fisicamente e sicura nell'animo.

4 commenti:

  1. Cara Mary sono qui come al solito per ammirare la tua forza d'animo che trasmetti a tutti noi, vedrai che continuerai ha vedere la bellezza ogni mattina quando ti alzi cara amica.
    Già dimenticavo guarda che da me se ti interessa c è un premio per tutti gli amici e le amiche che mi seguono con amicizia e simpatia.
    UN abbraccio forte augurandoti buona domenica.
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso, è bellissimo svegliarsi al mattino sapendo d'avere un sostegno importante come il Vostro... Grazie a Tutti Voi!
      Certamente passerò da Te.
      Simpaticamente,
      Mary

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  2. Cara Mary, è proprio così che devi fare! Così fa anche mia sorella che s'è trovata mille impegni e nuove amicizie: ha cambiato la sua vita.
    Un abbraccio forte ♥

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    1. Lella cara, sono queste le esperienze che stravolgono la Vita, generalmente e per fortuna in meglio. Si fa tesoro di quello che s'è passato e si continua a... vivere in pieno, nel vero senso della parola.
      Per Te un caro ed affettuoso abbraccio,
      Mary

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