martedì 12 giugno 2012

Seduta al divano, con una leggera fresca brezza che m'accarezzava la nuca... stasera pensavo...
Per un po' oggi è stato come non fosse successo nulla.
Stamattina sono uscita di casa piuttosto presto per andare in ospedale.
Anche il tragitto era lo stesso, come è ovvio, ma lo era ancor di più per come lo stavo vivendo. Rifiutando inconsciamente la realtà sgradita, mi sentivo serena pensando alla meta.
Ma si può essere contenti mai di andare in ospedale? Io lo ero... come sempre dal giorno in cui terminai la terapia e lì tornavo solo per libera scelta.
Oggi sono ritornata ma per un "piccolo" problema.
Sulla cicatrice del seno ricostruito,  il piccolo foro rimasto dopo la caduta di un punto esterno, stentava a chiudersi. Ormai a quasi due mesi dall'intervento era presente ancora fuoriuscita di siero e sangue, poi da un paio di giorni anche di un qualcosa molto simile a pus. Ho temuto naturalmente un inizio d'infezione e con questo pensiero non potevo certo arrivare al 19. L'esperienza m'avrà pure insegnato che quando comincia a farsi strada un pensiero che apre la porta all'angoscia, quella porta va chiusa presto e a doppia mandata...
ed è per questo che stamane ho deciso di andare.
Al centro di senologia grande confusione, come sempre ma ancor di più il lunedì mattina. Sapevo comunque dove rivolgermi, e fortunata che sono ho trovato anche la persona giusta. Mi ha fatto stendere sul lettino, e tolto il cerotto ha constatato quello che le avevo detto. ...
Premendo leggermente la mammella per far uscire la secrezione residua, ad un certo momento è venuto fuori anche un punto non assorbito dall'organismo e dopo un po' un bel pezzo di filo di nylon. "Ma questo seno sputa punti..." mi è stato detto  per sdrammatizzare il tutto, poi per finire vari cerotti di ogni grandezza per cercare di far avvicinare i lembi della piccola ferita e favorirne così la cicatrizzazione.
Ma mi devo preoccupare?
No, perchè?! E' una sciocchezza. Capita spesso.
Mah... chissà ! E il seno... resterà così... alto, intendo dire?
Scenderà naturalmente... per la forza di gravità. S'assesterà!
S'assesterà... s'assesterà, ma sarà davvero la protesi ad assestarsi o la mente mia che finalmente e incondizionatamente l'accetterà?

8 commenti:

  1. Entrambi Mary si assesteranno entrambi.
    Sai che ho vissuto un'esperienza quasi simile alla tua?In un altra parte del mio corpo ma proprio così.Poi si è davvero sistemato tutto.
    Un abbraccio grande per una nuova buona giornata
    Pinuccia

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    1. Infatti, cara... aspetto con fiducia che tutti i problemi ad uno ad uno si risolvano.
      Sai, però... è un momento davvero un po'"troppo"... e a volte accuso la stanchezza.
      Passerà... mi ripeto e speriamo che passi presto.
      Un abbraccio,
      Mary

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  2. Si assesterà,un abbraccione dal Friuli!!!olga

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    1. Grazie, Olga...
      un abbraccio forte a Te e a tutta la Tua gente.
      Mary

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  3. Coraggio cara Mary come vidi passano le giornate e ti dicono forte sii serena che ne passeranno molti ancora di questi giorni.
    Tomaso

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    1. Certo, Amico mio... tanti giorni da trascorrere insieme, con la consapevolezza di esserci sempre l'uno per l'altro.
      Un caro saluto.
      Mary

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  4. Hai fatto bene ad andare... e finchè le cose non si assesteranno, è difficile restare tranquilli (parlo per me...). Buona giornata cara Mary, qui abbiamo tantissima pioggia, che non mette allegria.
    Baci. Ale.

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    1. Ale cara... sono tranquilla ma un po' frastornata per la serie d'eventi inaspettati. Cerco di mantenermi fiduciosa e positiva... allegra lo sono un po' meno anche se qui c'è il sole.
      Comunque bisogna risollevarsi per vivere a pieno tutti i giorni che ci sono dati, perciò... tra un sorriso e una lacrima, ognuno pensi, ci sono!... e va bene così.
      Un bacio,
      Mary

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