lunedì 18 giugno 2012

Che oggi sarebbe stato caldo me ne sono resa conto appena sveglia.
L'avrei sopportato perchè per me ora il caldo come il freddo appartengono alla categoria dei disagi che basta rilassarsi e contare fino a dieci per non pensarci più.
Un altro giorno aveva inizio, ma... ero ben decisa... questo avrebbe segnato anche il principio di una diversa impostazione di vita. Tutto ciò per "rientrare in me stessa" dopo il marasma emotivo che avevo attraversato. Sarei partita dalle piccole cose, come affrontare già  di buon mattino le incombenze della giornata, il resto sarebbe arrivato da solo. Importante era anche restare stoicamente calma ad ogni attacco dall'esterno, perciò...
... il marito si lamenta per i soliti acciacchi? Far finta di niente e preparare la colazione, tanto... tempo 5 minuti... passa tutto ed è subito fuori ad ossigenare i polmoni.
...i figli brontolano, non c'è lavoro ma in compenso c'è la noia... calma piatta nel primo caso, però vuoi mettere... non ti puoi sentire come morto perchè i morti non si agitano mica!
Solite litanie della domenica che, se riesci a resistere senza replicare per almeno un quarto d'ora, finiscono così come sono iniziate.
Per tirarmi un po' su penso al mio "programma", quello è cosa mia e d'altra parte credo che come sempre non interessa più di tanto se non ad esecuzione avvenuta, e perciò "sorridendo nell'anima" e "caricandomi d'energia" dò inizio a questo nuovo giorno.
La casa... la "mia" casa dovrà essere lo specchio di ciò che ho dentro, che io non possa da oggi in poi notare stonature. Vedere l'ordine intorno mi farà sentire calma e serena perchè sarà la prova che i pensieri tristi e destabilizzanti sono per altre vie che non coincidono con la mia.
Sul davanzale della finestra dai vetri lustri, nella mia camera da letto ho posto unica, la piantina che mi ha regalato "la Dolce ragazza" prima di partire... " per dirti grazie... qui davvero sono stata come a casa".
La "mia " casa... il "mio" Cuore, è bello sentire che qualcuno capisce anche se non "deve".
Finalmente... ed io non mi sento sola.


Solitudine

Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte - eppure
tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un’anima al cospetto di se stessa:
infinità finita.


                 Emily Dickinson

8 commenti:

  1. Cara Mary affrontiamo ancora una nuova settimana cerchiamo di essere forti per continuare a vedere la bellezza della vita.
    Bella la poesia di, Emily Dickinson.
    Ciao con un forte abbraccio.
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso, constatare quanto bella sia la Vita dona la forza necessaria per continuare a... vivere e non aver paura di trovarsi soli con se stessi.
      Un abbraccio.
      Mary

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  2. E' stato come leggere me stessa ..le tue parole erano le mie !!!Ogni volta che mi sento schiacciata dalle circostanze esterne,cerco di mettere ordine nella mia casa ,ottenendo cosi'l'armonia intorno a noi,pensiamo piu'' lucidamente allontaniamo la solitudine e la tristezza...Coltivare qualsiasi cosa possa renderci felici una pianta ,vedere una mostra con una amica,commentare un libro un film...o fare semplicemente due chiacchere con un amica che è in sintonia con te ..rende questa strada meno buia.!!!!
    Un abbraccio ...e che tanta pace riempia le nostre giornate!
    Anto.

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    1. Amica mia, in effetti siamo soli se lo vogliamo, altrimenti basta davvero poco per uscir fuori e condividere pensieri ed esperienze. Anche dedicarsi a qualcosa che impegna interesse e tempo allontana la sensazione d'abbandono che porta la solitudine, gratifica persino l'amor proprio e regala tanta fiducia nel domani.
      Forse converrebbe mostrarsi più disponibili a tale atteggiamento... Purtroppo non tutto e sempre dipende da Noi.
      Affettuosamente, con un abbraccio,
      Mary

      P.S. Voglio aggiungere una cosa...
      Stamattina, anche stamattina ho letto il Tuo commento al
      momento giusto.
      Comincio a credere fortemente che non sia più un caso.

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  3. Conosco anchio la solitudine.
    Ho lavorato molto per farla diventare un'amica: difficile ma non impossibile.
    Un caro saluto e speriamo di trovare entrambe un pò di serenità

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    1. Mia cara... ho sempre pensato che quando non sia possibile allontanare o almeno evitare qualcosa che non piace, conviene non solo accettarla ma addirittura assecondarla.
      Così la solitudine può diventare amica e persino complice nel raggiungimento della serenità.
      Da parte mia tutto l'augurio possibile per una vita serena e un abbraccio grande e sincero... per Te.
      Mary

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  4. Potrei scrivere le stesse parole: conosco bene anch'io la solitudine.
    Non riesco a farla diventare amica.... Ma Voi mi fate tanta compagnia e mi date tanto... Che sia una serena settimana cara Mary.

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    1. E allora... Ale?! Se Tutti Noi Ti facciamo compagnia e Ti doniamo qualcosa, la solitudine certo che te la sei fatta amica.
      Continua a... pensare positivo e non te ne pentirai.
      Un abbraccione.
      Mary

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