mercoledì 2 febbraio 2011

A sera inoltrata, quasi notte la mente chiama a raccolta i pensieri e tutti i ricordi e dall'incontro non proprio casuale di persone e situazioni nascono, frutto di speciale armonia le emozioni del cuore. E non posso non rivolgermi a Lui, grande architetto delle nostre esistenze, che pur concedendo il libero arbitrio, dispone che tutto si incastri alla perfezione. E di ciò che ho vissuto oggi ringrazio Dio, di quello che accadrà domani, il Signore Dio, di tutti questi doni, Dio, Signore e Padre. Grazie, per quell'ansia altrui di cui, in questa giornata, mi son fatta carico perchè ha distolto il pensiero da me stessa, e per quella dolcezza condivisa che mi ha regalato dolce ricompensa. Grazie, perchè non so domani come sarà, bello o brutto che sia, comunque passerà e lascerà un altro po' di ricchezza nella mia vita che va ricomponendosi più bella di prima. Grazie, perchè in me aumenterà la speranza tanto da poterne far dono a chi, come un funambulo, si sente in bilico e teme di cadere.
Grazie, perchè tutto mi appare nuovo, e riesco a guardare con occhi diversi anche la potatura di un albero d'inverno vedendone già con gioia i fiori della primavera. Grazie, perchè il cielo grigio, la pioggia non sono più una noia e il piede nella pozzanghera mi riporta alla gioia dell'infanzia. Grazie, perchè finalmente non c'è più programma a tiranneggiare la mia vita e tutto è bello solo perchè esiste.
Ma finora questo mio sentire dov'era? Ci rifletto su: se ora è, c'è sempre stato, però non lo percepivo perchè la mia mente era frastornata, assordata dai rumorosi, vuoti affanni che andavo creando per dare un senso all'esistenza.

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