giovedì 8 dicembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.90) (Amore da toccare con mano)

Non farei mai un passo indietro. Nonostante il carico emotivo, ogni volta torno a casa col Cuore pieno di tanto bene. Oggi ho portato tre dichiarazioni d'amore, ovviamente non dirette a me. Manco a farlo apposta, parevano le parole condivise ieri concretizzate in tre realtà di malattia. Quando i sentimenti non sono un semplice ben parlare, retorica per benpensanti ma linfa vitale. Non si può fare a meno di viverli pienamente, e dichiararne i benefici. La malattia porta al limite dei limiti, per cui si rivede la propria vita, si fa un bilancio, si cerca di riattivare le voci in passivo, si è infinitamente grati per quello che si ha. Ci si rende conto che dare e ricevere amore è l'unica giusta modalità di vita. Ho incontrato tre mariti... - Va tutto bene, mi sto impegnando. Soprattutto per lei, che sta dedicando a me cure materne. - Sono vivo grazie alle mie tre donne, mia moglie e le mie due figlie. Dico sempre che il mondo continua per le donne. Siamo fortunati noi uomini ad amarle ed essere da loro amati. Tre mariti, ognuno grato alla propria moglie anzi "partner" come ha detto uno di loro, perché trova il termine moglie assai riduttivo. "Sorella, amica, complice compagna. Il Suo nome? Non lo ricordo più. Sono cinquant'anni che io la chiamo Amore..." E in quella stanza di commozione si sono colmati i cuori.

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