mercoledì 13 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.43) (Grazie di tutto)

E mi accorgo che non sono mai stata così acciaccata, eppure mi sento bene. Se qualcuno chiedesse in questo momento... come stai?... direi, e in realtà lo dico, sempre e solo, bene, grazie. Ed è così, perché pure se non posso più passeggiare in salita, gli occhi al cielo levo ugualmente e guardare le nuvole rincorrersi mi dà gioia grande, quindi non posso non stare bene, anzi benissimo. È la Mente che lo dice e ne sono contenta. E sono dodici anni ormai che lo ripete e mi fa grata di poter accogliere e comprendere... Un paio d'occhi a malapena visibili sotto una frangia troppo lunga... - Questo mi mancava, dopo vent'anni a far da madre ad una madre cieca, ad accudire ora mio padre, senza contare le altre mie patologie, si... mi mancava proprio. Ma io non mi arrendo... - Si, non ti piangi addosso. Brava. - Non mi piango addosso semplicemente perché non ho più lacrime. Avrei voluto dirle (non l'ho fatto perché come prima volta ho preferito ascoltarla), le lacrime faranno posto alla speranza, il futuro cancellerà il passato, dal rinnovato amore per Te stessa nascerà una vita nuova. Le parlerò così la prossima volta, perché ho capito che posso farlo dal Suo saluto prima che andassi via... - Grazie Maria... grazie di tutto. La parola grata apre sempre alla reciproca fiducia.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. È la parola che come nessuna accarezza, consola, motiva.
      Franco, grazie...

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