domenica 21 novembre 2021

IL GRANDE PROGETTO (n.14) (Perché non si finisca mai di essere)


Non può finire tutto così...
L'ho sentito ripetere tante di quelle volte che mi risuona ancor prima di udirlo.
Non può finire tutto così, eppure la vita si conclude in un soffio, e sarebbe più nulla senza la memoria di Chi resta.
Sto pensando ad un momento preciso, quando qualcuno si ferma e a Noi tocca proseguire.
Non vorremmo ma dobbiamo, sembra incredibile, praticamente inutile, quasi impossibile.
Come si fa?
C'è bisogno di continuità, dare esito al desiderio di non veder sparire del tutto Chi ha lasciato orma di sé.
Non si calca sabbia spazzata dal vento, ma "terra viva" ove si semina.
La Vita va custodita anche come principio.
Bisogna resistere per proteggerla, la Vita. Perché non finisca con un'esistenza.
Pure se prende il dubbio dell'utilità del fare e di essere.
Così continuità è andare avanti anche quando tremano le gambe e il respiro si mozza, quando pare vivere un sogno.
E poi al risveglio...
Continuità, ed è parola meravigliosa. Ci si rende conto che sta bene con felicità ed eternità.
È l' "accento" a fare la differenza, sottolinea che non si finisce mai di essere.
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2 commenti:

  1. "Non può finire tutto così", e allora pensi ai bimbi che muoiono di fame appena nati, o peggio sopravvivono tra mille asprezze, o vivono di stenti fino a dover morire su un gommone o al confine di uno stato in teoria cristiano nell'anima, che non vuole farti entrare. Allora pensi che si, può finire anche tutto così, perché siamo effimeri e fragili, insignificanti e deboli. Forse inutili, forse un nulla nell'universo che sopravvivrà senza di noi. Anche meglio. Ma intanto viviamo, respiriamo, amiamo. Questo è il nostro compito, la nostra gioia. E chissenefrega che sia poca cosa. ;)

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  2. Perfettamente d'accordo con Te.
    Buona settimana Franco

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