giovedì 25 novembre 2021

IL GRANDE PROGETTO (n.17) (Sentirsi sul giusto cammino)


"Non possiamo mai giudicare le vite degli altri, perchè ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinunce. Una cosa è sentire di essere sul giusto cammino, ma un’altra è pensare che il tuo sia l’unico cammino"
- Paulo Coelho -
Se mi fosse stata offerta la possibilità di restare o meno in campo oncologico, quasi sicuramente me la sarei data a gambe. Ma vi fui tirata in mezzo, e non ebbi la forza di replicare, no grazie.
Così cominciò per me quel "giusto cammino" che mi portò ad essere ciò che sono. A fare conoscenze, stringere legami, a volte costretta a mettere ipoteche su vere e proprie amicizie.
E tanta fu sempre la sofferenza ad ogni perdita, anche se annunciata, perché fino all'ultimo avevo creduto che quel qualcuno potesse farcela.
Un momento su e uno giù per l'altalena della Vita che è diversa da quella del Vivere poiché in tal caso tutto dipende da Te.
Per l' "altalena del Vivere" le convinzioni, i relativi atteggiamenti e le logiche conseguenze appartengono al soggetto... che non è uguale ad un altro, e a volte dipendono anche da situazioni contingenti, che sono sempre diverse.
Ed ecco... ora mi sono trovata invece sull'altalena della Vita nell'istante in cui è proprio giù e stenta a risalire.
Sia ben inteso, ho cercato di mantenere l'equilibrio ma la leggerezza per tornare su mi è costata perché nascosta tra le pieghe di un affetto che ho percepito come tradito.
È difficile pensare di non poter più scambiare nemmeno un rigo o una parola con una persona che hai abbracciato, accarezzato... confortato.
Eppure bisogna convincersi e farsene anche presto una ragione. L'altalena deve tornare su, perché si possa credere ancora di aver vinto.
E dovrò continuare a credere in me stessa, a non aver paura, a cercare e trovare speranza che non muore.
Il bene non si dimentica... e non si dimentica neanche da Chi lo si riceve e tanto e tanti altri ancora.
Quanti i ricordi di questi ultimi due mesi... di quell'Amica, dei racconti, delle Sue ultime parole...
Non so se ci vedremo ancora...
Mi scrisse qualche giorno prima, e in quel momento non le ho creduto. Ho pensato fosse possibile salvarsi, come sempre Lei diceva tra il pianto celato e un "passerà".
Oggi ho compreso di dover riprendere il giusto cammino, forse ho trovato proprio nell'animo la cura giusta per ricominciare da quel punto fermo, messo lì per un momentaneo sollievo.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore e natura

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