lunedì 16 novembre 2015

GLICINE... PER LA DIGNITA'


Se dovessi immaginare un colore adatto alla Dignità, sarebbe il "glicine".
Un po' viola come il "tempo di Passione", tendente al rosa della "Positività".
Anche per la pianta stessa da cui prende il nome, fiore umile a capo in giù ma profumato e dalla tinta che seda ansie e annulla timori.
Chi ha dignità non si mostra, eppure lo vedi fiero.
Oggi, domenica ho telefonato come sempre al marito dell'Amica mia storica che non c'è più. La vita continua non così per dire, ma con la dignità che le spetta, tenendo viva la memoria di Chi ha dato e ricevuto amore.
Buona Domenica... come si va? Bene, al solito... viviamo e non tiriamo a campare.
Lacrime tenute a freno in una voce che rivela l'abbozzo di un sorriso appena appena...
Ascolta... ho conservato per te, il "ricordino". Vengo a trovarti, te lo porto.
Stupita perché pensavo non avrebbe mai più avuto il coraggio di tornare in quel reparto, resto con poche parole, giusto quelle che servono...
Non me l'aspettavo davvero. Una forza così è maturità che vale.
E poi ricordo... certi "giorni si" con le risate, ed altri negativi che non si sapeva come fare.
Si chiudevano gli occhi perché passasse il tempo più in fretta o per non mostrarli cerchiati di rosso.
Maria... tu lo sai...
le ho voluto bene, l'ho rispettata, l'ho seguita sempre. Quando è in vita serve questo alla persona amata, mentre dopo è tempo che riposi.
Non ho rimpianti, non posso avere timori.
Vari aspetti assume la Dignità, ringrazia con un inchino e poi guarda dritto, fisso negli occhi.
Perché è un bene grande e, per quanto certo, per le modalità imprevedibile nel mostrarsi.

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