giovedì 20 agosto 2015

INCOMPARABILI COMPARSE



Emoticon heart 
Ho temuto per questa mia vita a tal punto, che ogni tanto sento il bisogno di una pausa per tornare indietro, un po' come si faceva un tempo con quei filmini super 8 di fattura casalinga, quando si ricordava un particolare sfuggito al momento, e si andava a cercarlo.
Io faccio lo stesso, e torno indietro con la memoria per recuperare ciò che ho perso senza rendermene conto, e viverlo ora sia pure in modo "soft" per effetto degli anni passati.
E sono ricordi, ed è nostalgia. Non di certo tristezza.
In quello che ritorna come fotogrammi di una pellicola già nota, mi sono accorta di non vedere me sola. Penso che sia cosa comune a molti.
Infatti, indipendentemente dall'essere socievoli o meno, da quante persone si frequentano, l'esistenza di ognuno è in connessione con quelle altrui, nel quotidiano come nello straordinario, sia nel bene che nel male. Noi siamo tutti collegati gli uni agli altri e all'ambiente che ci circonda, così se questo muta è come cambiasse lo "sfondo", lo scenario del Nostro agire o, per dir meglio, interagire.
Al centro del ricordo è Chi rammenta, poi compaiono il luogo e le persone, e si rivive quel momento che fu, la cui data o collocazione storica può essere più o meno, giacché non è determinante al fine delle emozioni che per loro natura non hanno età.
Come al solito, tutto questo mio pensare è scaturito da una "piccola cosa", forse un particolare, non lo so... non saprei come spiegarlo. Ecco, forse da un profumo che mi ha riportato ad un'estate di tanti anni fa, credo avessi 13 anni.
Quell'agosto eravamo al mare, e la casa che avevamo preso in affitto era in mezzo ad una pineta... una sorta di villetta rustica con annesso un monolocale, dove per quei 30 giorni si era trasferita la piccola famiglia che ne era proprietaria. Papà, mamma e una bimba di 7 anni.
Oggi... mentre questo ricordo, considerato completamente seppellito sotto il cumulo degli eventi più significativi, riemergeva mi sono resa conto che nella memoria era rimasto tutto intatto, fermo a quei giorni. Mi sono tornate chiare persino le voci di quelle persone che non ho più rivisto, i "sentimenti" sia pur brevi che mi legarono a loro... quello che insieme vivemmo. Il pranzo di ferragosto in allegria, l'inizio della vendemmia, le passeggiate sulla spiaggia al tramonto, le battute scherzose sul canto del gallo al mattino.
Un "cameo" di un periodo lontano a più personaggi, comparse importanti come tutte quelle che ruotano intorno ad ogni singolo individuo, incomparabili perché contribuiscono a determinare stati d'animo unici che non sfumano del tutto nemmeno col passare degli anni.

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