lunedì 20 luglio 2015

DUE MINUTI E UN ANNO E' GIA' ALLE SPALLE


Emoticon heart 
E' un anno della mia vita che trascorso, va in "archivio" ma non per essere dimenticato. Come gli altri mi ha donato tanto, e ciò che ho dato e ricevuto oggi, giorno del mio compleanno, me l'ha testimoniato e rammentato.
Ora manca pochissimo e questa giornata terminerà...
E da domani si ricomincia. O continuerò a... contare?
I giorni... le ore, i minuti... tutta la Vita che ho davanti.
Eh, già... perché oggi è stato il mio compleanno ma altri spero ci siano e nello spazio di 24 ore, come in un film sono passate emozioni e sentimenti controversi... tutti insieme a ricordare che è così, non c'è da farsi illusioni... l'Esistenza non è mono-tono... non è solo bianca o nera, è varia e soprattutto non sono automatiche e casuali le tonalità di mezzo.
Un'occhiata all'orologio... il tempo scorre in fretta... e sono già quindici minuti più o meno che non è più l'OGGI a farla da padrone.
E procedendo con ordine...
Stamane di buonora... squillo di telefono, i primi auguri di buon compleanno con notizie riguardanti l'aggiornamento di una... Condizione? No, forse è meglio dire... di stato.
Frasi buttate lì, che l'occasione richiede.
E va bene, l'ansia fa già capolino ma è pur sempre il mio compleanno, no?! E allora... chiudo gli occhi e training autogeno per riprendere il controllo sereno.
Pensare positivo... pensare positivo e... non pensare ad altro.
Intanto, giusto per distrarmi do un'occhiata alla mia pagina su fb... I numerini posti in alto sul piccolo mappamondo m'indicano un mare di notifiche... "TANTI AUGURI" o più o meno così, le frasi che si susseguono sul mio profilo una dopo l'altra, a strapparmi un sorriso, un "grazie" in silenzio a Chi pensavo non si ricordasse di me. Comincio a ringraziare, perché gli auguri si moltiplicano a vista.
Ed ecco... il telefono squilla di nuovo... è Donata, l'Amica in riabilitazione dopo l'intervento al femore, mi fa gli auguri... ripete come sempre, "speriamo" ... per Lei, per me, per Tutti quelli come Noi.
Ritorno in cucina a rassettare dopo la colazione... uno sguardo all'orologio. Devo darmi da fare, altrimenti a pranzo solo pane e pomodoro, male non è visto che il caldo torrido non demorde...
Però, è sempre il mio compleanno!?! Si riaffaccia l'ansia.
Di nuovo... conto fino a 10, anzi meglio... fino a 20 e l'ansia si cheta.
Riprendo la mia giornata, di corsa... devo preparare il pranzo del mio compleanno...!
Prendo una pentola e squilla il telefono.
Squilla il telefono e sto spellando pomodori.
Ma il sale dove l'ho messo? Beh, lo cerco dopo, tanto ora non mi serve... devo correre al telefono.
E così per tutta la mattinata... auguri ed ansie, poi lucidamente voglia di capire... agire perché in futuro non ci possano essere rimpianti.
Il pomeriggio di nuovo assolato si presenta più calmo mentre volge alla sera.
E' sempre così... è nella prima parte di un arco di tempo che si concentra il "turbamento", il grande "marasma" dei sentimenti e delle azioni, poi man mano che si va al termine la stanchezza ma anche la chiarezza che si fa strada permettono di lasciarsi andare...
Ed è notte ormai... devo solo dire GRAZIE. Tra alti e bassi ci sono ancora.
Il giorno del mio compleanno è trascorso. Stacco il foglietto dal calendario sulla scrivania.
No... non voglio gettarlo... ho solo un anno in più.

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