sabato 21 febbraio 2015

LA "STORIA MIA" ... E L'AVVENTURA COL G.A.M.A.

Emoticon heart 
E passo dopo passo... arriviamo al
29 ottobre 2012
"Abbiamo una speranza senza fine, non un fine senza speranza".
(E. Stein)...
Un titolo per ricominciare...
Due settimane fa l'incontro del g.a.m.a. (gruppo di auto mutuo aiuto) si era concluso con le parole del facilitatore che assegnava a ciascuno di noi "un compito a casa": pensare e vivere il gruppo fino al prossimo incontro che sarebbe stato oggi, come produttore di un "farmaco" che fa bene, endorfine e adrenalina di speranza, e portare suggerimenti per una sua sempre maggiore efficacia.
L'inizio dell'incontro odierno ha rivelato subito che il "compito" era stato svolto con entusiasmo e scrupolo almeno dai presenti... qualcuno, in particolare Chi era venuto una sola volta, oggi non si è presentato e il "Nostro camice bianco" ha spiegato anche il perché. Non Tutti vogliono ricordare, parlare sempre dello stesso argomento... il cancro.
Personalmente ritengo questo atteggiamento "molto pericoloso" per Chi lo assume perché paradossalmente lo espone ancora di più ai "danni" che la malattia arreca, soprattutto a livello psicologico.
Non si può vincere il nemico certo dandogli le spalle... si rischia di essere colti di sorpresa e non pronti a resistere... soprattutto psicologicamente.
L'ha sottolineato il facilitatore"... "... due sono i grandi mali dell'epoca in cui viviamo... il cancro e la depressione. Per cancro raramente qualcuno si toglie la vita, per depressione purtroppo spesso avviene il contrario".
Ma cancro e depressione possono essere in stretto collegamento se non si pone attenzione a curare la mente, ancor più l'animo. C'è quindi un male peggiore del cancro e da ciò si evince la grande importanza dell'adrenalina della speranza.
Può fare miracoli... potenzia le cure efficaci e quelle alternative... stimola quella che è in ognuno... la capacità di autoguarigione dell'organismo. E' chiaro che una malattia così non si annulla ma può essere "accolta" e "accettata" come facente parte della Vita stessa... non comune a Tutti, è vero ma da Tutti "compresa" con poca difficoltà...se si vuole...
Stasera ... più o meno... eravamo ben carichi di entusiasmo nel dare suggerimenti, avviare e concludere iniziative già in fase di progetto avanzato, come la messa in stampa del libro sull'esperienza del g.a.m.a. dello scorso anno, la raccolta delle testimonianze dei rappresentanti del gruppo, compresi quelli che purtroppo "fisicamente" non sono più ma certo affiancano i presenti nello spirito. Si è stabilito di autotassarci (tra tante tasse finalmente una che serve davvero e di cui conosci la destinazione) con una modica cifra per stampare copie sufficienti per lo staff curante del reparto e per diffondere fiducia, speranza, voglia di lottare e vivere tra tutti i pazienti che frequentano il reparto e magari... perché no... anche tra "quelli che sono fuori" e da "persone sane" non ne vogliono parlare. Per essere precisi...
tra quelli che digitando distrattamente su un cellulare tenuto stretto in mano Ti dicono... "... senti, ma perché non parliamo d'altro?"

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