venerdì 1 febbraio 2013

"La mattina appena sveglia mi preoccupo subito di riordinare la casa, di cucinare, di sistemare i capi di abbigliamento... perchè questo giorno potrebbe essere l'ultimo."

Balthus - Ragazza alla finestra (1957)
Metropolitan Museum of Art, New York  City
... ma no! forse il "primo" e poi "uno dei tanti" della nuova vita che verrà... quando ogni azione e fatica assumeranno un aspetto totalmente diverso.
Io la penso così... perchè così è per me. Se non avessi vissuto tutto questo non sarei mai riuscita nel guardare alla Vita come si dovrebbe... in realtà poco o niente è cambiato di ciò che era prima, eppure mi sembra che sia nuovo tutto, persino il letto dove dormo. Il mio ruolo... la mia "funzionalità" nell'ambito domestico sono sempre quelli ma li vivo sentendone in pieno l'importanza e apprezzandoli come fossi insignita di una carica onorifica. Ero... sono una "casalinga"? Beh, affatto "disperata"... piuttosto responsabile "imprenditrice di azienda familiare", da poco anche "volontaria tirocinante a vita" in un reparto di Oncologia.
No... non sono troppe cose messe insieme, non "cozzano" tra di loro ma s'integrano in perfetta armonia. La consapevolezza di ciascun ruolo e le conseguenti emozioni  diventano... "facilitatori" per la mia persona e niente pesa più di una normale, il più delle volte serena quotidianità.
"Ma come fai?!... io non ci riuscirei mai... invece di dimenticare..." Ho sentito ripetere queste espressioni fino alla nausea... ammetto che non sia facile da capire però l'ho spiegato tante di quelle volte che penso proprio  avrei dovuto reclutare dei seguaci di questo "imperscrutabile pensiero". Fa star bene condividere la "storia", inserirla in un contesto più ampio fatto di tante "storie" simili a quella già vissuta... percorrere un "tratto di strada" insieme con Altri, non dico "sorreggendo" perchè sarebbe presuntuoso, ma "sostenendosi a vicenda" visto che il dopo-tumore è periodo altrettanto critico perchè aleggia ripetutamente respinta l'ansia della "ricaduta"... fa star bene e immette nella cosiddetta "normalità" più normali di prima.
Ecco perchè mi sembra di aver raggiunto un equilibrio mai avuto... ecco perchè se penso ad un "ritorno" non ho paura più di tanto. Il pensiero si affaccia ma la maniera in cui affronto ogni nuovo giorno lo respinge immediatamente, d'altra parte ora sono talmente di casa nel reparto oncologico che ritornarci nell' "antica veste" mi traumatizzerebbe meno... molto meno.

4 commenti:

  1. Le pareti di quel reparto sono pregne del profumo di un angelo terreno che sa darsi forza donandosi agli altri..sei sempre più splendida Mary.
    Ti abbraccio forte forte

    Costy

    RispondiElimina
  2. Oh, cara... è proprio così, mi dò forza stando con gli Altri... in cammino per quella strada che fu anche la mia e che potrei tornare a percorrere.
    Sei molto buona nel definirmi come hai detto, in realtà Tutti potrebbero essere come Angeli se solo fossero consapevoli delle proprie abilità... comunque niente di trascendentale. Bisogna volerlo, questo sì... vincere l'egoismo, cosa non facile e continuare a... vivere secondo le correnti, a volte solo apparentemente avverse.
    GRAZIE, Amica mia... sei sempre più generosa nei miei riguardi.
    Un grande grande, immenso abbraccio,
    Mary

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dico palesemente il vero cara ^_^
      Un bacio grande

      Elimina
  3. Ti ammiro, cara Mary.....un bacio.

    RispondiElimina