domenica 23 gennaio 2022

IL GRANDE PROGETTO (n.74) (Nell'abbraccio parole a non finire)

Tra Noi si continua a ripetere che quando non si ha niente da dire, piuttosto che cercare parole in aria, meglio sarà tacere. Un sorriso, una carezza, un abbraccio, saranno quelle bene dette. E poi calore e conforto.
Ma quanto rassicura un abbraccio?
Quando mia madre era in vita, l'abbraccio più rassicurante in assoluto era il Suo, poi ho imparato anch'io a donarne. Uno per ogni giorno, molti per tanti giorni. Tutto con gran trasporto, affetto, amore.
E ora che a stento si può far intravedere un sorriso come si fa?
Intanto da lunedì la Puglia sarà in giallo e non sappiamo ancora se e quando torneremo a rassicurare, confortare e quant'altro.
E nascono e si evidenziano nuovi bisogni.
Perché calate ulteriori certezze, occorrono sempre più le rassicurazioni, e quando l'uomo non può assicurarne alcuna?
Allora bene sarà essere pronti ad accogliere, trasmettere abbracci dalla natura, dalle melodie, dai ricordi...
Un po' triste a volte in questi anni di isolamento, ma in fondo sempre serena, continuo ad appassionarmi alle persone e ai loro momenti non felici. Nonostante tutto.
E spero di tornare all'accoglienza e al buonumore. Perché è abbraccio stretto e dolce, e amore in assoluto.
Perché è allargare le braccia per contenere tanto e sempre più, persone, affetto, armonia e anime. E parole a non finire.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante bambino

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