venerdì 8 novembre 2013

Basta la parola

IL CANCRO... verità e mistero
E' solo di tempi recenti l'emancipazione di questa malattia che drammaticamente ci mette a confronto con la Nostra natura mortale ed evoca immagini di sofferenza e annientamento fisico e psichico.
La sola parola... CANCRO... risultava impronunciabile, e quando si era costretti, quasi veniva sussurrata  oppure sostituita da una perifrasi... "brutto male" o "male incurabile".
Oggi è tutt'altra storia.
Di cancro si parla e si scrive molto, anche perché sono i pazienti stessi, sempre più numerosi, a farsi avanti nel voler raccontare, portare testimonianza... condividere, creando alla fine una larga "rete di sostegno", valido supporto terapeutico soprattutto dal punto di vista psicologico.
Si tratta però di narrazioni intimistiche, confessioni e sfoghi verbali del malato più che di una presa di coscienza del valore profondo e collettivo che la malattia ha in sé.
Nel corso degli anni si è intuito tale significato e la malattia ha perso, anche se non completamente, quell'alone che la rendeva misteriosa, imperscrutabile... tanto temibile al pari di una punizione.
Addirittura in questi mesi è stata avanzata la proposta da parte di Umberto Veronesi di cambiare la dizione... non chiamarlo più cancro né tumore, bensì... "neoplasia" che letteralmente vuol dire "nuova formazione", ma essenzialmente poco cambia, se non nella difficoltà a ricordare il termine e poi ripeterlo.
Personalmente credo che sia superfluo dare più o meno importanza al modo di chiamarlo... meglio sarebbe adoperarsi per dargli i "giusti connotati".
Nell'ultimo ventennio, quindi dobbiamo convenire che a cominciare dai malati stessi, la parola è diventata più "abbordabile", di conseguenza anche per gli addetti ai lavori è diventata più "proponibile"... qualunque essa sia... rispetto alla spietata e inesorabile verità "nuda e cruda" di una volta, raccontata ai familiari e quasi mai all'"avente diritto".
Veniva comunicata ai familiari con poche parole prive di ogni speranza.
Essi a loro volta nascondevano al congiunto l'entità della malattia, servendosi della menzogna, a loro dire raccontata a fin di bene (per non farlo soffrire di più e inutilmente!).
Per ritrovare qualcosa che avesse la stessa eco sociale bisogna andare indietro nel tempo, richiamando dalla storia l'epidemia di peste bubbonica (o peste nera) del 1300 o la più recente di HIV/AIDS che dal 1981 ha fatto più di 3 milioni di morti, passando dalle influenze spagnola ed asiatica con altri 20 milioni di morti.
Comunque la si chiami questa malattia, da sempre... anche se in epoca moderna diversi sono nei suoi confronti atteggiamento ed accettazione... si accompagna alla PAURA... sentimento che mal gestito porta così all'annientamento fisico e psichico della persona.

liberamente tratto da:  OLTRE IL CANCRO - Marta Tebaldi;  
                                   UN CANCRO... DA RIVEDERE - Enzo Santorsola


N.B. Il "materiale" informativo riguardante, IL CANCRO... verità e mistero, potrà essere inviato all'indirizzo e-mail: continuarea@virgilio.it

2 commenti:

  1. Un felice fine settimana a Te...ciao

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    1. Grazie, Giancarlo... un buon sabato ed una felice domenica anche per Te.

      Mary

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