mercoledì 6 dicembre 2017

E' NELLE MOTIVATE PAROLE LA SPERANZA STESSA


Prima di cominciare a scrivere, stasera mi chiedevo... è nella speranza la motivazione o non sarà invece il contrario... in più di una motivazione la speranza stessa?
Lo so, sembrerebbe inutile già porsi delle domande, poi di queste che sembrano giochi di parole, scherzi verbali quasi a perder tempo, davvero una follia. Ma a me succede, forse perchè penso troppo e non dovrei, però le occasioni mi vengono servite quasi su un piatto d'argento, per cui domande, risposte, e riflessioni affollano la mente e fanno ricco il Cuore. Tutto alla fine di un giorno vissuto con l'intensità di una vita intera.
Quanto possono le parole in certe situazioni! Non sono che parole, di certo nella normalità di un vivere quotidiano passerebbero pure inosservate o considerate inutili, invece quando la Vita all'improvviso impone una pausa forzata, una frase appare come la spiegazione di tutto quanto, la soluzione di un rebus, la ricetta da seguire per una "buona riuscita".
Sembrerà strano e spero non banale, una delle motivazioni per continuare, è in quei messaggi che invio al mattino a molti, nei "fiocchi" che dono in ospedale, nelle risposte vaghe per alcuni ma convincenti per altri, che dispenso a Chi mi chiede... dici che posso farcela, continuerò a sperare?
Mi ringraziano per quelle parole, e in un "grazie" che mi sembra pure troppo generoso, io trovo la forza per andare avanti anche quando qualcosa rema contro.
Stamattina i miei "fiocchi" sono andati a ruba, la solita paziente che mi fa da promoter ha contagiato i compagni di stanza, gli accompagnatori, e Chi si trovava di passaggio, ed è stata condivisione generale, una sorta di "puzzle della speranza"... da qui la domanda a due facce di stasera.
Ah, dimenticavo... mentre leggere le parole regalavano un sorriso, ho notato qualcuno che indossava un cappellino con su scritta una sola parola che era conclusiva ed augurale al tempo stesso. Bonavita. E altro non c'è stato da aggiungere.

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