mercoledì 27 dicembre 2017

DOPO LA FESTA


Come fossi passata velocemente attraverso un cerchio di fuoco, correndo in una galleria per arrivare in fretta all'uscita. E invece avrei voluto che fosse stato come una volta, quando avevo i figli bambini o ancor più ero bambina io stessa, tra tanta tenerezza da vivere intensamente.
Sarà che invecchiando si torna indietro, aumenta prepotente col tempo che passa la voglia di donarne e riceverne, se non in egual misura, almeno apparentemente. Natale dovrebbe essere l'occasione giusta, perché si sta con le persone care, l'atmosfera è ricca di calore, c'è più tempo da dedicarsi. Ottimi propositi da vigilia di festa, poi... solo in "parte", perché non Tutti fanno la loro "parte".
Personalmente accetto perché in un certo senso ho fatto l'abitudine, però non posso non restare amareggiata. Vorrei rapporti fluidi e orientati all' "essenziale", in sintonia col tempo presente e senza attardarsi sul Passato, scivolerebbero come su ghiaccio i momenti da vivere insieme, lasciando disegni leggeri, testimoni del passaggio.
Si fa una gran fatica a mantenere relazioni così, e a volte è più semplice con Chi non ti appartiene perché le persone che dovrebbero conoscerti, sapere, desiderano comprensione e tenerezza ma per precipue note caratteriali mostrano di pretenderle, e penalizzano Te che fai tutto perché sia, pur preso da tante problematiche.
Già... va quasi sempre così, e si perde del tempo prezioso e si crea "falsa sofferenza" inutile, mentre trascuri le persone che ti accettano come sei e ti apprezzano pure.
Oggi è andata così. Perché ho avuto molto da fare per essere in famiglia, non ho inviato alcun messaggio... e ci sta, però sono stata presa anche da tanti pensieri, sciocchi e astrusi legati ai ricordi, e questo ci sta meno in quanto per certi versi sarebbe meglio archiviare, mentre Natale è, e certo non si può dimenticare.
Ora, passata la festa, la casa dorme silenziosa e finalmente il tacere fa compagnia alla solitudine.

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