giovedì 30 marzo 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.2) (Dalla terra arsa un fiore all'improvviso)

Oggi ho incontrato un giovane papà in trattamento. Inizialmente molto riservato, ma solo all'apparenza perché poi si è lasciato coinvolgere dalle altre due pazienti che erano in stanza, e anche un po' da me. Quando siamo rimasti da soli ha preso a raccontarsi con tanto garbo e profondità di pensiero. Tra le tante cose mi ha colpito la gratitudine grande per Sua moglie, la cui dedizione e amore lui prima di ammalarsi dava per scontati. Mia moglie è una santa, ma davvero dico... La capacità di essere grati è insita nell'essere umano, solo che non sempre ne è consapevole poiché dà tutto per scontato. Anche le relazioni, soprattutto quelle affettive all'origine o create e consolidate nel tempo. Le opportunità per riportare alla luce il senso di gratitudine però non mancano. Succede quando ci si trova a dover fare i conti con il dolore in tutte le sue forme e l'ovvia fragilità personale. Ed ecco le relazioni, con la gratitudine per Chi è vicino, per l'amico di sempre, ma pure per il conoscente o lo sconosciuto che incrocia il tuo sguardo, sorride e augura buongiorno. Niente è dovuto da alcuno, sia genitore, compagno/a, figli, amici, e per questo nulla puoi rimproverare quando l'aspettativa è disattesa. Ugualmente sarai grato per quel poco o niente nella Tua vita. Comunque la gratitudine a prescindere è un'ottima modalità per ricevere senza chiedere. Provare per credere... La gratitudine quindi "riconosce" l'amore, se ami Te stesso saprai porgerti con amore grato pure nei momenti difficili, creandone altrettanto se non di più. Quindi potrai amare gli Altri, solo se ti ami, accetti tutto di te, imparando anche a perdonarti. Un esempio? È fatto recente che io abbia cominciato a piacermi, amarmi e perdonarmi. Mai più sensi di colpa perché errare è umano, e poi con la buona memoria che mi ritrovo, sicuro che non sbaglio più. E mi amo coi difetti e ugualmente amo gli Altri perché vado oltre il visibile. Ottimista? Direi piuttosto grata. Grata alla parte mutilata di me, perché mi ha fatto scoprire che si può vedere in una cicatrice un atipico ma ugualmente efficace sorriso. Perché grazie a questi, cicatrice e sorriso, sono viva, con tutto il resto.

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