venerdì 9 marzo 2018

LA VITA E' L'ARTE DEL CONTATTO


Un'espressione colta al volo oggi, che ho fatto mia perché mi è sembrata idonea ad esprimere un mio stato d'animo particolare. Assai particolare.
Mai avrei pensato l'8 Marzo di otto anni fa che sarei stata proprio oggi, in mezzo a tanta gente ad un convegno su alimentazione e cancro, anzi allora nutrivo forti dubbi di restarci su questa terra, ancora in vita.
Una diagnosi di carcinoma mammario, una tegola rovinosa sulla testa, il crollo totale di ogni certezza. Pensai sarebbe stata una chiusura, fu invece il contrario, la paura di non farcela mi spinse al recupero, se così si può dire... in corner, e fu totale apertura, che in questi anni è stato un crescendo, fino ad arrivare a questo punto. Anche a convegni di un certo livello, a cui partecipo con vivo interesse, imparando per condividere.
Stasera ad esempio ho appreso molto più di ciò che già sapevo, la stretta relazione tra alimentazione e cancro e non solo, nello stesso ambito pure alcuni miti da sfatare e temi che analizzati ed approfonditi portano a conclusioni per nulla scontate. Termini come omocisteina, poliamine, fitoestrogeni si rifanno al quotidiano, hanno un significato preciso. Che il valore della prima va tenuto nei parametri per evitare più di una patologia, le poliamine non vanno assunte da Chi ha avuto un tumore, i fitoestrogeni della soia sono controindicati per un pregresso carcinoma mammario, a meno che non si è cominciato a farne uso al di sotto della soglia dei dodici anni. E molto altro ancora. Il tema è così vasto ed interessante da essere trattato a parte, e prometto... lo farò. Stasera per me era importante, partendo da un ricordo specifico... appunto quello della mia diagnosi... sottolineare quanto sia importante non fermarsi a ciò che appare. Perché potrà essere il peggio, rivelarsi pure ad esito non felice, però dall'inizio alla fine c'è in mezzo un "percorso", vissuto mai da soli a meno che non si voglia esserlo, che diventa "opportunità" anche per questo. Conoscenza... Consapevolezza... Crescita. Tre "C", traguardi raggiunti attraverso il dolore ma con la paura alle spalle.

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