sabato 10 marzo 2018

ALIMENTARSI BENE PER VIVERE AL MEGLIO (prima parte)




Il richiamo ad alimentarsi in modo regolare rivela il forte attaccamento alla vita. Si pensi al neonato, appena vede la luce cerca il seno materno, perché vuole vivere, e dopo la primissima infanzia, con lo svezzamento e poi a seguire, si abitua alla varietà dei cibi e impara ad alimentarsi nel modo giusto, almeno si spera.
L'Associazione Agata per il sostegno alle donne operate al seno, ha incontrato l'8 marzo il Dott. Michele Panunzio, Direttore del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della ASL di Foggia per informare sull'importanza della relazione tra "Aspetti Nutrizionali e Malattia Oncologica".
Il Dott. Panunzio ha riferito con chiarezza e dati precisi, partendo dal "focus" del tumore alla mammella e poi allargando al cancro in generale, in quanto norme valide per ogni tipo di neoplasia.
Si è parlato di "Prevenzione" in base all'ideale piramide dell' "Evidenza Scientifica" che comincia dal parere degli esperti e arriva alle revisioni sistematiche, passando per vari studi di casi, di coorte, descrittivi, qualitativi, i quasi sperimentali, alla valutazione critica di singoli articoli scientifici.
Il cancro si può prevenire seguendo non semplici consigli ma importanti raccomandazioni. Centinaia di migliaia di vite potrebbero essere salvate dal cancro investendo in campagne per i corretti stili di vita, ed in particolare per l'abolizione del fumo di sigaretta, l'attività fisica e la corretta alimentazione, così come afferma l'epidemiologo Sir Richard Peto. Nasce per questo il MED-FOOD ANTICANCER PROGRAM, disegnato per promuovere il five-a-day ( 1/2 Kg di frutta e verdura al giorno, 200 g di frutta e 300 g di verdura), la dieta mediterranea e l'attività motoria. Tale programma è a livello istituzionale, razionale biologico, strutturato, e evidenze di efficacia.
Un programma di prevenzione è per sempre, e forse ancor più dopo che si è stati colpiti dal cancro, quando trascorsi i famosi 5 anni di sopravvivenza, si diventa "lungosopravviventi".
I pilastri della prevenzione nutrizionale nei sopravviventi sono:
- Tenere bassa la glicemia (limitare zuccheri e carboidrati)
- Tenere bassa l'insulinemia
- Tenere bassi i valori di crescita
- Spegnere l'infiammazione (controllo della PCR)
- Meglio evitare o almeno limitare i cibi ad elevato contenuto di poliamine (peperoni, melanzane)
Ma nello specifico, come regolarsi per non fare errori?
(continua...)

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