domenica 7 maggio 2017

CURA DI.. NOI (parte prima)



Oggi... nuovo appuntamento, l'intera giornata dedicata a solidarietà, informazione e cura dello spirito, nell'ampia visione olistica della "Persona".
Ad Orsara di Puglia, il Nostro Amico e componente del gruppo, Ciriaco Loffredo ha voluto organizzare un convegno sui bisogni, le necessità e i diritti del paziente oncologico.
CURA DI ME, evento che già nel titolo appare subito coinvolgente.
Un cielo sereno, la natura punteggiata di ginestre, la tranquillità di un paese cordiale hanno accolto Noi che non ci fermiamo mai in tutti i sensi, soprattutto ora che tra i progetti più immediati c'è quello di raggiungere con ogni genere di supporto per una più valida prevenzione le varie località del territorio, alcune davvero abbandonate a loro stesse.
Così in un'ampia sala di un antico palazzo restaurato da poco, il parroco don Rocco Malatacca ha aperto i lavori con i saluti ed una santa benedizione. La parola è poi passata alle associazioni partecipanti. Ormai è sempre più frequente vedere a questi eventi non una sola associazione protagonista, perché si è compreso finalmente quanto necessario sia "essere Insieme" per fare rete. Da soli non si va da nessuna parte, e in più la rete assume anche un significato simbolico, raccoglie e protegge.
Per prima ha parlato la Nostra presidente, Raffaella, presentando il GAMA, che prima ancora di essere associazione nacque come gruppo di auto mutuo aiuto per supportare le varie "fragilità" della Persona che all'improvviso con la malattia vede minata ogni Sua certezza. Fragilità fisica, emotiva, relazionale. Tutto si rimette in gioco, mentre deve prepararsi ad un radicale "cambiamento" perché nulla sarà più come prima in ambito familiare, lavorativo e sociale. Lui, paziente oncologico, potrà mai farcela da solo? Forse, ma di certo il Suo equilibrio non sarà più stabile, e nella precarietà sarà inevitabilmente coinvolta l'intera famiglia. A tale problematica si è riallacciato il presidente de "L'Albero della Vita", dott. Giovanni D'Errico che ha incentrato la Sua presentazione sui diritti troppo spesso disconosciuti dei malati oncologici, a partire dal momento della diagnosi (esenzioni, invalidità, accompagnamento) e poi, via via a proseguire fino alle cure palliative. Il paziente di tumore è un malato fragile ma non va considerato " a scadenza", e quindi vittima di un trattamento palesemente diseguale. Egli deve poter accedere a tutte le cure necessarie ed appropriate, con la tutela della dignità nel rispetto della privacy. Nell'eventualità di una fase terminale poi sarà facilitato l'approccio alla terapia del dolore e alle cure palliative, cosa prevista dalla legge n. 38 del 15 Marzo 2010, anche a domicilio...
(continua...)

Nessun commento:

Posta un commento