mercoledì 17 agosto 2016

AL GIRO DI BOA... VERSO I PROFUMI DI SETTEMBRE


Oggi ripresa dell'attività in reparto. Tutto piuttosto tranquillo come fosse cambiato il vento, e persino la luce che entrava dagli ampi finestroni pareva diversa.
Passato è Ferragosto, e al giro di boa muta l'andamento... due sole settimane e saremo a settembre. E' una riflessione inevitabile un po' per Tutti, quasi banale per l'ovvietà del senso, ma quando appartiene a Chi vive "le due vite parallele" assume un valore prezioso che diventa insegnamento. I "profumi" di settembre, la sera che anticipa sempre più il suo arrivo, la brezza non più tale ma vento.
Stamane al solito, volti nuovi e noti, espressioni emblematiche tutt'altro che rassegnate, sono di accettazione nell'attesa che in un modo o nell'altro si risolva e finisca. Ogni cosa passa, niente dura in eterno... quando me lo ripetevano aveva per me un significato diverso, a seconda dei giorni. Dipendeva dallo stato d'animo del momento. Siamo Tutti strani Noi, che incappiamo in un'avventura del genere. Strani per Chi non sa né può comprendere.
Io dico mò... o so' scema o chissà che. Quello che sto vivendo io è come l'avessi passato già ad un altro dopo di me.
Così mi diceva Isabella, ed io di rimando...
Né l'una né l'altra cosa. Solo la Tua Mente si protegge, si difende da altri eventi simili della Vita. Attacchi, vere e proprie incursioni.
Ne ha già passate così tante. La perdita di una giovane figlia per un infarto, il tumore di un'altra e pure del marito, e ora la Sua malattia per cui non aveva versato nemmeno una lacrima. Non ne ha più, e poi le sembrava così normale che toccasse anche a Lei. Come un passaggio di testimone... appunto.
Ora le resta solo un altro di questi appuntamenti, e sarà già settembre. E' già tutto alle spalle, perché niente dura per sempre.
Questa seconda parte della mia esistenza è così ricca di eventi vissuti di riflesso da emozionarmi sempre. E sono esperienze che per numero superano gli anni. A volte idealmente è come posassi questo bagaglio, ma non perché sono stanca.
Voglio solo confrontarmi con la leggerezza di un tempo.
Condividere le emozioni è riconoscerne il valore, aiutare l'Altro a fare lo stesso, e insieme trovarsi assai simili.
Non credo a Chi afferma di non provare nulla e sentirsi sterile dopo un'esperienza negativa o di dolore.
Più si va avanti negli anni maggiormente si è facili alla commozione, al batticuore... a guardare la Natura e le sue creature e a sentirle proprie. Tutt'uno con l'universo emotivo.
Responsabile è l'età che avanza col suo bagaglio di esperienze,
si getta poi la zavorra e resta l' Essenziale.
L' Uomo che sente, e della Vita coglie il meglio.
Quello che faccio io, che pure in mezzo al dolore intensamente vissuto riesco a condividere un sorriso. E a riceverne tanti in cambio.

2 commenti:

  1. Più si va avanti con gli anni e più si diventa fragili e facili alla commozione e all'emotività. Buon lavoro a Te cara Amica, sempre con la tua dolcezza e il tuo sorriso.

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