sabato 5 marzo 2016

DELUSI MA NON SORPRESI


Senza amarezza o forse solo un po'... detto tra Noi, si parte entusiasti e fiduciosi e poi si perdono un mucchio di penne per strada. Allora bisognerà fare qualche passo indietro per recuperarle, fermarsi e riattaccarne alla meglio almeno in parte, per non vergognarsi di finire nudi alla meta. Sempre se è consentito arrivare.
Che brutta storia dover scontrarsi con la "miseria" umana, quella che finge di non vedere oltre il proprio naso quando non conviene, e poi all'improvviso recupera tutta la vista, ci vede anche troppo bene e vuole tutto per sé. A costo pure di passare sopra la "sofferenza" umana, scusandosi, ma di averlo fatto senza scarpe. Che si notino la perspicacia, la sensibilità e la delicatezza, perché sono le note precipue di quella miseria che fiuta da lontano e poi piomba addosso senza far sentire i passi.
Chi va col Cuore, e si impegna fino allo spasimo, e poi ci mette l'anima in un'impresa, è naturale ci resti male. Nessun riconoscimento, alcuna gratificazione... tanti equivoci e fraintendimenti perché ad un certo punto la Mente si appanna e il Sole della Fiducia in Tutti e per tutto viene meno.
Qualche momento di questi l'ho vissuto anch'io nel mio piccolo... io che non sono nessuno, ma l'anima ce l'ho sempre messa in quello che facevo. Forse questa cosa era talmente chiara che al confronto del "nulla" altrui, lo evidenziava. Si può una cosa così... ? Certo, perché anche una briciola occupa uno spazio fino a poco tempo prima vuoto.
Me ne sono fatta di sangue amaro...
Una cosa però non l'ho mai detta... nemmeno come frase fatta. Ma chi me lo fa fare?
Avrei negato me stessa, la mia nuova natura, quella vera venuta fuori dal Dolore.
Per questo, passato un primo momento di delusione e ormai non più sorpresa ho sempre tirato dritto, e dopo qualche rampa sono arrivata dove desideravo essere. Null'altro più.
Consapevole che il Bene offerto non aspetta ritorno.
È... "vuoto a perdere", ma non perderà mai la faccia Chi lo dona.

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