venerdì 8 settembre 2017

SARO' COSI'... O CHE COSA SARA'?


A tratti insofferente e in altri momenti pacata e dolce, euforica persino e poi desiderosa di prolungati silenzi in assenza di rumori e suoni, e pure voci. Starmene per conto mio, e non badare alla piccola realtà intorno, ché non servirebbe più di tanto.
Ecco la descrizione perfetta di come sono attualmente, e non mi piace.
Non mi piace perché non mi riconosco, non mi riconosco perché pensavo che quel che ero in rapporto a ciò che era, non sarebbe mai cambiato.
Ritrovarsi in una "dualità" che non fa bene, disorienta e distoglie dalla vera natura che è per Tutti avere spalle dritte e lo sguardo al Cielo.
Se mi soffermo a riflettere sul "disagio", sento di essere sbagliata ma confrontandomi con Chi vive o ha vissuto i momenti alterni di una parentesi complicata, o è all'inizio, allora comprendo che di Noi nessuno è sbagliato. Sentirsi fiacchi e svuotati, irritati e pur consapevoli, col proprio atteggiamento, di risultare irritanti.
Eppure quando tutto ha inizio facciamo quasi tenerezza, per lo sguardo smarrito, certe espressioni intese a celare ansia e timori...
- Posso offrirvi una caramella?
- Grazie, signora... faccia conto che l'abbia accettata ma preferisco di no.
Poi... non so cosa mi è preso e perché, visto che non succede mai...
- Che cosa posso offrirvi allora... un sorriso?
- Ecco si, un sorriso lo accetto volentieri e magari un po' di speranza.
Che cosa avrei potuto dire di diverso da ciò che ho aggiunto poi?
- Venendo qui e parlando con Te e ancor più ascoltandoti... "racconto" sette anni di speranza, investiti per altri sette e sette ancora, finché Dio vorrà.
E Lui di rimando...
- Un bel regalo per me che oggi ho cominciato a combattere per la vita, e vedrò se sono forte come credo.
Bene, ho detto tutto. Sono queste le cose che mi riportano alla ragione, e pur sospesa ritrovo l'equilibrio.

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