giovedì 6 luglio 2017

CON IRONIA


Decisi di partire in difesa, e scelsi l'ironia. Poi volli andare all'attacco, e continuai con l'ironia. Ammetto che non fu cosa semplice, ma in quel momento era la più ovvia perché non c'era alternativa, e così imparai un altro aspetto di me, perché sicuramente era da prima solo che non ne ero consapevole. Beh, fu una bella scoperta... a partire da quando mi guardai allo specchio e mi riconobbi ugualmente, perché quella cicatrice prima mi strizzò l'occhio e poi mi fece un gran sorriso. E con uno "smile" sempre appresso non poteva essere che facile tutto quanto, nell'immediato e in un futuro che ancora continua. Con ironia.
Pur vantando questa dote che col tempo va affinandosi, diventa sottile, fiore all'occhiello di una discreta intelligenza, per me è sempre un piacere incontrare persone anche più ironiche, che affrontano in maniera eroica davvero ciò che ad un certo punto si presenta loro, e in più sono capaci di ritrarne "quadretti comici", sceneggiarli e offrirli come spunto di riflessione e insegnamento.
Tutto questo è straordinario, e se non ci fosse il giusto diritto alla privacy, sarebbe da divulgare come materia di studio per la vita. Specializzazione di Vita.
Espressioni come... non mi faccio problemi, mangio tutto, tanto ci pensa "lei"... riferendosi alla "stomia", o ascoltare il racconto di come tutto cominciò, dei "personaggi" validi e di quelli incompetenti che "non capiscono niente proprio, perché... sint' a me... degli infermieri in questo ospedale il 5% funziona, il 95% è meglio che... ho detto tutto", di fronte a questo, insomma non si può restare indifferenti, guardare in modo assente e pensare ad altro, si deve stare al gioco perché il "gioco" sia condotto fino alla fine a ridimensionare una sofferenza soprattutto psicologica...
Dici?... allora ho replicato... eppure io ne conosco parecchi bravi.
E subito ho aggiunto... Ho capito! Fanno parte di quel 5%... e nella risata generale scaturita si è sciolta la stizza, diluito il dolore.
Perché il bello dell'ironia è che fa in fretta a coinvolgere, e da "scudo" diventa "trincea", e da soli a combattere non si è più.

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