lunedì 3 luglio 2017

PRIMA DOMENICA DI LUGLIO CONDIVISA


E con il mese di luglio ormai siamo nell'estate piena. Calda, soleggiata soddisferà le aspettative di Chi andrà in vacanza, pigra e accomodante accompagnerà i pochi momenti di Chi si accontenta gode, e cerca e trova il bello ed appagante pure in una gita fuori porta, o addirittura meno.
Strategie di vita, non di sopravvivenza perché comporta una scelta consapevole, intelligente e non perché senza alternative. Resiste non Chi è più forte, bensì colui che si adatta al cambiamento... disse qualcuno, e l'esperienza personale in primis e il confronto quotidiano non fanno che confermarlo. Anche in una domenica come questa appena trascorsa.
Da me fissato un programma a tutto riposo, o meglio all'insegna del minimo indispensabile con la possibilità di fare qualche telefonata rimandata per i tempi sempre stretti, e dilungarmi in quella che è un appuntamento fisso ormai da anni. Così al solito, verso mezzogiorno ho telefonato a quel marito-Amico erede di continuità. Ci sentiamo sempre, praticamente ogni domenica salvo rari imprevisti e mi racconta tutto, dei Suoi acciacchi, delle "disavventure" burocratiche, persino del buon vicinato manco io lo conoscessi, e dei ricordi, qualcuno anche in comune e poi concludiamo con l'augurio di una buona e serena domenica.
Oggi è stata una domenica di "condivisione monotematica", ovvero all'insegna della conduzione domestica con variante culinaria. Il mio Amico ultra ottuagenario ha cominciato da quante "macchine" (leggi... lavatrici) ha fatto, per poi continuare coi menù di ieri, oggi e domani, non rispettosi della tradizione ma esclusivamente del gusto del momento, estemporaneo apparentemente bizzarro, rivelatosi poi... a Suo dire... "eccezionale veramente". Così ieri sugli spaghetti coi peperoni c'ha messo il cacioricotta, oggi aveva preparato pasta e piselli, un'autentica "rivoluzione" nella Sua esistenza, e per domani aveva già in mente la pasta e ceci alla montanara.
Alla montanara...?
Si, alla montanara. Sai come si fa? Si cucina "tuttassieme", provala anche tu e poi vedi che ti mangi!
Io mi sto aggiustando una vita nuova, cominciando dal mangiare. Tutto diverso da prima non per cambiare, ma per non arrendermi. Sennò sarei di peso, e a poco a poco mi chiamerei la morte e non sarebbe giusto. Vivere è un regalo e deve esserlo fino alla fine.
Giusto... ho pensato al termine della telefonata... come avere la possibilità di scendere o salire per una scalinata e notare o meno il bello che la limita. Il mio Amico, attento lo sa bene.

Nessun commento:

Posta un commento